A partire dagli anni Ottanta la letteratura sociologica ha dedicato un’attenzione crescente alla “rivoluzione del soggetto”. La “svolta soggettivistica della cultura moderna”, scrive Charles Taylor, ha trasformato profondamente la società contemporanea. Lo spostamento di baricentro dalle istituzioni al soggetto ha investito anche la sfera del sacro. Secondo Heelas e Woodhead se l’Occidente sta sperimentando i primi passi verso una “rivoluzione spirituale”, avviata dal declino delle forme tradizionali del credere a favore della crescita di modalità alternative di relazione con il sacro, è perché nel sentire comune degli individui si è fatta strada l’idea che la principale fonte di significato sia l’unicità della propria soggettività, la quale mette in secondo piano l’appartenenza a istituzioni. La situazione descritta da Heelas e Woodhead per il contesto anglosassone, benché lontana da quella italiana, fa luce su una tendenza che poco a poco si sta affermando anche nel nostro Paese. Da almeno un ventennio il linguaggio della spiritualità ha fatto il suo ingresso in Italia. Il lavoro, basato su una survey condotta in Italia nel 2007, rende conto dei significicati associati dagli italiani alla nozione di spiritualità.

Il Dio delle piccole cose? Tra Cattolicesimo e Spiritualità alternativa

PALMISANO, Stefania
2011-01-01

Abstract

A partire dagli anni Ottanta la letteratura sociologica ha dedicato un’attenzione crescente alla “rivoluzione del soggetto”. La “svolta soggettivistica della cultura moderna”, scrive Charles Taylor, ha trasformato profondamente la società contemporanea. Lo spostamento di baricentro dalle istituzioni al soggetto ha investito anche la sfera del sacro. Secondo Heelas e Woodhead se l’Occidente sta sperimentando i primi passi verso una “rivoluzione spirituale”, avviata dal declino delle forme tradizionali del credere a favore della crescita di modalità alternative di relazione con il sacro, è perché nel sentire comune degli individui si è fatta strada l’idea che la principale fonte di significato sia l’unicità della propria soggettività, la quale mette in secondo piano l’appartenenza a istituzioni. La situazione descritta da Heelas e Woodhead per il contesto anglosassone, benché lontana da quella italiana, fa luce su una tendenza che poco a poco si sta affermando anche nel nostro Paese. Da almeno un ventennio il linguaggio della spiritualità ha fatto il suo ingresso in Italia. Il lavoro, basato su una survey condotta in Italia nel 2007, rende conto dei significicati associati dagli italiani alla nozione di spiritualità.
2011
Religione all'italiana
Il Mulino
135
160
9788815233738
sociologia della religione; spiritualità; pluralismo religioso
Stefania Palmisano
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