Il saggio ricostruisce l’attività di Sebastiano Taricco, pittore di formazione “locale” (nasce a Cherasco e si forma sulla tradizione figurativa saviglianese di matrice caravaggesca ), che modifica e aggiorna il suo linguaggio a contatto con il rivoluzionario modello della pittura di Andrea Pozzo. Taricco si rivela un pittore abilissimo a cogliere quanto si afferma intorno a lui aprendosi la strada verso committenze importanti e spostando progressivamente la sua attività nella capitale del ducato. La ricostruzione del percorso del pittore fa emergere temi metodologici propri della ricerca sul tardo Seicento piemontese: il rapporto centro e periferia, corte e società urbana, ordini religiosi e committenza privata, tradizione figurativa locale e confronto con modelli extraregionali.
Sebastiano Taricco
SPIONE, Gelsomina
2010-01-01
Abstract
Il saggio ricostruisce l’attività di Sebastiano Taricco, pittore di formazione “locale” (nasce a Cherasco e si forma sulla tradizione figurativa saviglianese di matrice caravaggesca ), che modifica e aggiorna il suo linguaggio a contatto con il rivoluzionario modello della pittura di Andrea Pozzo. Taricco si rivela un pittore abilissimo a cogliere quanto si afferma intorno a lui aprendosi la strada verso committenze importanti e spostando progressivamente la sua attività nella capitale del ducato. La ricostruzione del percorso del pittore fa emergere temi metodologici propri della ricerca sul tardo Seicento piemontese: il rapporto centro e periferia, corte e società urbana, ordini religiosi e committenza privata, tradizione figurativa locale e confronto con modelli extraregionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.