L’intento di questo articolo è lo studio di un nuovo fenomeno organizzativo sorto nell’alveo del monachesimo all’interno della Chiesa cattolica. Mi riferisco alle comunità monastiche che, nate a seguito del Concilio Vaticano II (1962-1965), si ispirano ai suoi insegnamenti più innovativi in rapporto alla vita religiosa. L’articolo si sviluppa nel modo seguente. Nel primo paragrafo analizzo la cornice istituzionale entro cui sono nate le NC. Mi soffermo su alcuni fattori che, sollecitando il processo di cambiamento della vita ecclesiale, hanno favorito il sorgere di tali fondazioni. Nel secondo paragrafo espongo i principali risultati dell’indagine empirica che ho condotto sulle NC piemontesi. Essi mi consentono di illustrare alcune delle differenze più importanti tra neo-monachesimo e monachesimo tradizionale, in parte già rilevate in precedenti ricerche. Nel terzo paragrafo presento tre comunità scelte tra quelle da me studiate in quanto si contraddistinguono per un’organizzazione “diffusa”, originata dalla presenza di membri che vivono all’esterno della comunità. Il passaggio dal monastero tradizionale (“istituzione totale”,“rigido” e “verticale”) alle nuove forme monastiche (“aperte”, “diffuse” e “orizzontali”), le trasformazioni organizzative che esso comporta e le sfide che pone alla vita monastica sono oggetto del quarto paragrafo. Infine, nel quinto paragrafo discuto il problema cruciale della legittimazione delle NC da parte dell’istituzione ecclesiastica.
I nuovi monasteri. L’organizzazione della vita monastica nel XXI secolo
PALMISANO, Stefania
2009-01-01
Abstract
L’intento di questo articolo è lo studio di un nuovo fenomeno organizzativo sorto nell’alveo del monachesimo all’interno della Chiesa cattolica. Mi riferisco alle comunità monastiche che, nate a seguito del Concilio Vaticano II (1962-1965), si ispirano ai suoi insegnamenti più innovativi in rapporto alla vita religiosa. L’articolo si sviluppa nel modo seguente. Nel primo paragrafo analizzo la cornice istituzionale entro cui sono nate le NC. Mi soffermo su alcuni fattori che, sollecitando il processo di cambiamento della vita ecclesiale, hanno favorito il sorgere di tali fondazioni. Nel secondo paragrafo espongo i principali risultati dell’indagine empirica che ho condotto sulle NC piemontesi. Essi mi consentono di illustrare alcune delle differenze più importanti tra neo-monachesimo e monachesimo tradizionale, in parte già rilevate in precedenti ricerche. Nel terzo paragrafo presento tre comunità scelte tra quelle da me studiate in quanto si contraddistinguono per un’organizzazione “diffusa”, originata dalla presenza di membri che vivono all’esterno della comunità. Il passaggio dal monastero tradizionale (“istituzione totale”,“rigido” e “verticale”) alle nuove forme monastiche (“aperte”, “diffuse” e “orizzontali”), le trasformazioni organizzative che esso comporta e le sfide che pone alla vita monastica sono oggetto del quarto paragrafo. Infine, nel quinto paragrafo discuto il problema cruciale della legittimazione delle NC da parte dell’istituzione ecclesiastica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.