Se il problema della questione animale fosse la morte degli animali e non la vita? Se la morte si rivelasse, proprio attraverso quell’animalità dell’umano che impone di fare i conti con “la questione animale”? I saggi contenuti in questo numero di Animal Studies, dedicato al tema “animalità-morte”, affrontano un rovesciamento della classica prospettiva di discussione dell’etica animale come etica della vita animale: il vero problema è comprendere che la morte, e dunque il morire, è ciò che ci rende davvero simili agli animali non umani, ciò che ci deve spingere a non creare nuova vita e a desiderare che ognuno possa essere libero di andare, non tanto per la sua strada, ma per la sua morte. L’animale, non solo può risponderci, ma può anche testimonarci la sua presenza attraverso l’incontro nel luogo dell’opposto della vita. Attraverso la filosofia e l’architettura, la psicologia e la letteratura, ragioniamo sulla morte e sull’animalità in modo inedito: molto del nostro falsato rapporto con gli animali non umani dipende dall’idea che abbiamo della mortalità – ripensandola e reintegrandola nella dimensione naturale della vita davvero tanto può cambiare per la triste sorte dell’animale che dunque siamo.
Chi muore e chi no. Ricerche di filosofia della morte
CAFFO, LEONARDO
2013-01-01
Abstract
Se il problema della questione animale fosse la morte degli animali e non la vita? Se la morte si rivelasse, proprio attraverso quell’animalità dell’umano che impone di fare i conti con “la questione animale”? I saggi contenuti in questo numero di Animal Studies, dedicato al tema “animalità-morte”, affrontano un rovesciamento della classica prospettiva di discussione dell’etica animale come etica della vita animale: il vero problema è comprendere che la morte, e dunque il morire, è ciò che ci rende davvero simili agli animali non umani, ciò che ci deve spingere a non creare nuova vita e a desiderare che ognuno possa essere libero di andare, non tanto per la sua strada, ma per la sua morte. L’animale, non solo può risponderci, ma può anche testimonarci la sua presenza attraverso l’incontro nel luogo dell’opposto della vita. Attraverso la filosofia e l’architettura, la psicologia e la letteratura, ragioniamo sulla morte e sull’animalità in modo inedito: molto del nostro falsato rapporto con gli animali non umani dipende dall’idea che abbiamo della mortalità – ripensandola e reintegrandola nella dimensione naturale della vita davvero tanto può cambiare per la triste sorte dell’animale che dunque siamo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.