Introduzione. L'etanolo è impiegato come eccipiente per migliorare la solubilizzazione del principio attivo, ma può avere effetti sistemici in rapporto alla concentrazione. Nel paziente oncologico, con compromissione generale, sottoposto a terapie con tossicità elevata e farmaci adiuvanti, l'etanolo potrebbe dare o esacerbare effetti tossici. In questo lavoro il problema del contenuto di etanolo nei chemioterapici è stato considerato da diverse angolazioni: normativo, farmacologico e farmacocinetico. Materiali e metodi. Ci sono specifiche linee guida dell'EMA che definiscono le modalità di indicazione sugli stampati del quantitativo di etanolo e le connesse segnalazioni di sicurezza, ma il limite massimo di etanolo è stato stabilito solo in campo pediatrico dall'Accademia Americana dei Pediatri. Secondo la normativa antidoping, essendo un eccipiente, non rientra tra le sostanze vietate e nei galenici le quantità utilizzate non sono soggette a trasmissione al Ministero. Partendo dal contenuto alcolico nei farmaci antiblastici aggiudicati in gara regionale e nei principali protocolli in uso, si è poi calcolata l'esposizione all'etanolo di una persona di media corporatura (superficie corporea=1,7 m2) nei principali protocolli, effettuando infine simulazioni e considerazioni farmacocinetiche. Risultati. I chemioterapici-antiblastici contenenti etanolo sono risultati: melphalan (Alkeran), carmustina (BICNU), docetaxel (docetaxel Actavis), etoposide (Etoposide Teva), gemcitabina (Gembin), Eribulina (Halaven), Cabazitaxel (Jevtana), fotemustina (Muphoran), paclitaxel (Paclitaxel Actavis), temsirolimus (Torisel). Gemcitabina, paclitaxel e docetaxel non sono esclusivi, per cui si è fatta una valutazione del contenuto alcolico di tutti i medicinali commercializzati. Tra i protocolli più utilizzati, espongono maggiormente all'etanolo le associazioni dei taxani (in particolare paclitaxel) con gemcitabina in cui le quantità di alcool infuso oscillano, a seconda dei dosaggi/m2 e delle molecole impiegate, tra 18 e 36.5 g circa. Le simulazioni farmacocinetiche mostrano che i livelli ematici di etanolo raggiunti in donne ed anziani trattati con gli schemi che ne contengono di più, superano la soglia di 0.5 g/l. Conclusioni. A fronte di una normativa che non limita le quantità di etanolo utilizzabili come eccipiente, il contenuto in alcuni chemioterapici è molto rilevante: dove ci sono le alternative etanolo-free si è scelto di prediligerle, anche in deroga all'aggiudicazione regionale. Le simulazioni farmacocinetiche, mostrano inoltre che il problema può essere maggiormente rilevante in categorie fragili come le donne e gli anziani. Oncologi e pazienti devono inoltre esserne informati anche per meglio calibrare le scelte terapeutiche.

L'alcol etilico nei farmaci chemioterapici antiblastici iniettabili: valutazioni ed implicazioni pratiche

MILLA, Paola;CATTEL, Luigi;
2013-01-01

Abstract

Introduzione. L'etanolo è impiegato come eccipiente per migliorare la solubilizzazione del principio attivo, ma può avere effetti sistemici in rapporto alla concentrazione. Nel paziente oncologico, con compromissione generale, sottoposto a terapie con tossicità elevata e farmaci adiuvanti, l'etanolo potrebbe dare o esacerbare effetti tossici. In questo lavoro il problema del contenuto di etanolo nei chemioterapici è stato considerato da diverse angolazioni: normativo, farmacologico e farmacocinetico. Materiali e metodi. Ci sono specifiche linee guida dell'EMA che definiscono le modalità di indicazione sugli stampati del quantitativo di etanolo e le connesse segnalazioni di sicurezza, ma il limite massimo di etanolo è stato stabilito solo in campo pediatrico dall'Accademia Americana dei Pediatri. Secondo la normativa antidoping, essendo un eccipiente, non rientra tra le sostanze vietate e nei galenici le quantità utilizzate non sono soggette a trasmissione al Ministero. Partendo dal contenuto alcolico nei farmaci antiblastici aggiudicati in gara regionale e nei principali protocolli in uso, si è poi calcolata l'esposizione all'etanolo di una persona di media corporatura (superficie corporea=1,7 m2) nei principali protocolli, effettuando infine simulazioni e considerazioni farmacocinetiche. Risultati. I chemioterapici-antiblastici contenenti etanolo sono risultati: melphalan (Alkeran), carmustina (BICNU), docetaxel (docetaxel Actavis), etoposide (Etoposide Teva), gemcitabina (Gembin), Eribulina (Halaven), Cabazitaxel (Jevtana), fotemustina (Muphoran), paclitaxel (Paclitaxel Actavis), temsirolimus (Torisel). Gemcitabina, paclitaxel e docetaxel non sono esclusivi, per cui si è fatta una valutazione del contenuto alcolico di tutti i medicinali commercializzati. Tra i protocolli più utilizzati, espongono maggiormente all'etanolo le associazioni dei taxani (in particolare paclitaxel) con gemcitabina in cui le quantità di alcool infuso oscillano, a seconda dei dosaggi/m2 e delle molecole impiegate, tra 18 e 36.5 g circa. Le simulazioni farmacocinetiche mostrano che i livelli ematici di etanolo raggiunti in donne ed anziani trattati con gli schemi che ne contengono di più, superano la soglia di 0.5 g/l. Conclusioni. A fronte di una normativa che non limita le quantità di etanolo utilizzabili come eccipiente, il contenuto in alcuni chemioterapici è molto rilevante: dove ci sono le alternative etanolo-free si è scelto di prediligerle, anche in deroga all'aggiudicazione regionale. Le simulazioni farmacocinetiche, mostrano inoltre che il problema può essere maggiormente rilevante in categorie fragili come le donne e gli anziani. Oncologi e pazienti devono inoltre esserne informati anche per meglio calibrare le scelte terapeutiche.
2013
27
1
31
39
http://farmaciaclinica.it/index.php
chemioterapici; etanolo
L. Infante; P. Milla; M. Abrate; L. Cattel; M. M. Ferrero; E. Grande; G. Grosso; E. Dogliani; A. Isoardo
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/127130
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact