Il saggio affronta un tema specifico, costituito dalla possibilità di ritenere compresa nel contenuto del diritto esclusivo degli autori e di alcuni titolari di diritti connessi la comunicazione di programmi televisivi o radiofonici realizzata attraverso l’installazione di apparecchi di ricezione nelle stanze d’albergo. A questo scopo muove dalla ricostruzione in chiave comparatistica delle soluzioni che si sono fatte strada nei diversi ordinamenti europei e rileva che esse riconducono questa utilizzazione talora al campo della comunicazione ad un pubblico presente e talora invece a quello della comunicazione ad un pubblico distante. Osserva d’altra parte che la qualificazione non è neutra, implica invece conseguenze rilevanti sul piano della disciplina applicabile e può condurre a risultati contrastanti od imporre quanto meno percorsi argomentativi diversificati. Così precisato il quesito giuridico, il saggio procede con l’analisi della giurisprudenza comunitaria formatasi su questo tema e si concentra in particolare sulla decisione resa dalla Corte di giustizia CE nel caso «Hotel Raphael». Rileva che la competenza della Corte sul punto costituisce un’acquisizione recente e deriva dall’adozione della direttiva 2001/29/CE sul diritto d’autore nella società dell’informazione. Osserva d’altra parte che non è chiaro se questa direttiva armonizzi il contenuto del diritto d’autore e di alcuni diritti connessi per tutte le modalità di sfruttamento immateriale delle opere e prestazioni protette oppure soltanto per quelle che avvengano a distanza. Di qui trae spunto per problematizzare gli effetti della soluzione accolta dalla Corte sul diritto degli Stati membri e più in generale sul livello di armonizzazione comunitaria della disciplina dei diritti d’autore e connessi.
La comunicazione al pubblico negli alberghi
COGO, Alessandro Enrico
2008-01-01
Abstract
Il saggio affronta un tema specifico, costituito dalla possibilità di ritenere compresa nel contenuto del diritto esclusivo degli autori e di alcuni titolari di diritti connessi la comunicazione di programmi televisivi o radiofonici realizzata attraverso l’installazione di apparecchi di ricezione nelle stanze d’albergo. A questo scopo muove dalla ricostruzione in chiave comparatistica delle soluzioni che si sono fatte strada nei diversi ordinamenti europei e rileva che esse riconducono questa utilizzazione talora al campo della comunicazione ad un pubblico presente e talora invece a quello della comunicazione ad un pubblico distante. Osserva d’altra parte che la qualificazione non è neutra, implica invece conseguenze rilevanti sul piano della disciplina applicabile e può condurre a risultati contrastanti od imporre quanto meno percorsi argomentativi diversificati. Così precisato il quesito giuridico, il saggio procede con l’analisi della giurisprudenza comunitaria formatasi su questo tema e si concentra in particolare sulla decisione resa dalla Corte di giustizia CE nel caso «Hotel Raphael». Rileva che la competenza della Corte sul punto costituisce un’acquisizione recente e deriva dall’adozione della direttiva 2001/29/CE sul diritto d’autore nella società dell’informazione. Osserva d’altra parte che non è chiaro se questa direttiva armonizzi il contenuto del diritto d’autore e di alcuni diritti connessi per tutte le modalità di sfruttamento immateriale delle opere e prestazioni protette oppure soltanto per quelle che avvengano a distanza. Di qui trae spunto per problematizzare gli effetti della soluzione accolta dalla Corte sul diritto degli Stati membri e più in generale sul livello di armonizzazione comunitaria della disciplina dei diritti d’autore e connessi.File | Dimensione | Formato | |
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