Paul Auster, nel romanzo Nel paese delle ultime cose, narra di una città di reietti ai margini del mondo scintillante dei consumi, "castello senza ritorno" in cui nulla dura più di un istante. Vivere in questo luogo di distruzione significa adottare nuove strategie di sopravvivenza. Il residuale assurge qui a nuovo principio ontologico: una nuova speranza – una nuova utopia – può solo scaturire dai resti e dagli scarti, simbolo dell'inadempiuto che ancora orienta l'immaginazione e la prassi dell'ultimo uomo.
Città spazzatura e utopia del residuale
CUOZZO, Gianluca
2010-01-01
Abstract
Paul Auster, nel romanzo Nel paese delle ultime cose, narra di una città di reietti ai margini del mondo scintillante dei consumi, "castello senza ritorno" in cui nulla dura più di un istante. Vivere in questo luogo di distruzione significa adottare nuove strategie di sopravvivenza. Il residuale assurge qui a nuovo principio ontologico: una nuova speranza – una nuova utopia – può solo scaturire dai resti e dagli scarti, simbolo dell'inadempiuto che ancora orienta l'immaginazione e la prassi dell'ultimo uomo.File in questo prodotto:
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