L’asma è una malattia multifattoriale eterogenea, che comprende differenti fenotipi che si manifestano con gli stessi sintomi, ovvero: sibili respiratori, tosse, dispnea e costrizione toracica. I sintomi sono l’espressione dell’infiammazione persistente e del conseguente rimodellamento delle vie aeree. I meccanismi responsabili dell’infiammazione asmatica sono complessi, coinvolgendo almeno 12 tipi di cellule infiammatorie e più di 100 mediatori umorali. La maggior parte dei pazienti asmatici sono atopici (asma estrinseca) e una minoranza sono non atopici (asma intrinseca). Questi ultimi tendono ad avere una forma più grave di malattia. Circa il 5% dei pazienti ha un’asma grave, che è difficile da tener sotto controllo anche con dosi massimali di terapia inalatoria; per questi pazienti sono necessari nuovi approcci terapeutici Nella valutazione di un paziente con sintomi asmatici, si deve tener presente che varie condizioni possono simulare l’asma bronchiale, quali l’asma cardiaca, la bronchite cronica, l’embolia polmonare, la bronchiolite obliterante, la fibrosi cistica, la polmonite da ipersensibilità, il reflusso gastroesofageo e infine l’ostruzione variabile delle vie aeree extratoraciche, caratteristica della disfunzione delle corde vocali (VCD). Abbiamo osservato che la VCD può essere diagnosticata mediante test di provocazione con istamina, sulla base di una progressiva riduzione dei flussi inspiratori (EAHR), a differenza dell’asma che è caratterizzata da una riduzione dei flussi espiratori. Con questo test, abbiamo verificato che la EAHR è spesso sostenuta da patologie infiammatorie delle vie aeree superiori, può causare broncospasmo riflesso e sintomi asmatiformi Un approfondito studio fisiopatologico del paziente con sintomatologia asmatica è fondamentale per un corretto inquadramento clinico e terapeutico.

Asma Bronchiale: aspetti fisiopatologici e clinici

CULLA, Beatrice;BRUSSINO, Luisa;BUCCA, Caterina
2008-01-01

Abstract

L’asma è una malattia multifattoriale eterogenea, che comprende differenti fenotipi che si manifestano con gli stessi sintomi, ovvero: sibili respiratori, tosse, dispnea e costrizione toracica. I sintomi sono l’espressione dell’infiammazione persistente e del conseguente rimodellamento delle vie aeree. I meccanismi responsabili dell’infiammazione asmatica sono complessi, coinvolgendo almeno 12 tipi di cellule infiammatorie e più di 100 mediatori umorali. La maggior parte dei pazienti asmatici sono atopici (asma estrinseca) e una minoranza sono non atopici (asma intrinseca). Questi ultimi tendono ad avere una forma più grave di malattia. Circa il 5% dei pazienti ha un’asma grave, che è difficile da tener sotto controllo anche con dosi massimali di terapia inalatoria; per questi pazienti sono necessari nuovi approcci terapeutici Nella valutazione di un paziente con sintomi asmatici, si deve tener presente che varie condizioni possono simulare l’asma bronchiale, quali l’asma cardiaca, la bronchite cronica, l’embolia polmonare, la bronchiolite obliterante, la fibrosi cistica, la polmonite da ipersensibilità, il reflusso gastroesofageo e infine l’ostruzione variabile delle vie aeree extratoraciche, caratteristica della disfunzione delle corde vocali (VCD). Abbiamo osservato che la VCD può essere diagnosticata mediante test di provocazione con istamina, sulla base di una progressiva riduzione dei flussi inspiratori (EAHR), a differenza dell’asma che è caratterizzata da una riduzione dei flussi espiratori. Con questo test, abbiamo verificato che la EAHR è spesso sostenuta da patologie infiammatorie delle vie aeree superiori, può causare broncospasmo riflesso e sintomi asmatiformi Un approfondito studio fisiopatologico del paziente con sintomatologia asmatica è fondamentale per un corretto inquadramento clinico e terapeutico.
2008
2008
107
119
asma; infiammazione delle vie aeree; iperreattività bronchiale; terapia
Beatrice Culla; Luisa Brussino; Caterina Bucca
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