È stato Antonio Fogazzaro, nel 1903, il primo a riconoscere a Piero Giacosa il merito di aver iniziato un nuovo genere, quello «scientifico-letterario», con «sicurezza e facilità di mano». Lo scienziato Giacosa è capace di «innestare nelle novelle il vero», di «colorarle di verità grande», sempre però «tenendo i piedi sulla terra soda e ferma», non lasciandosi portare dalla fantasia «sulle nuvole dove è tanto facile perdere il senso della realtà». Poco importa se poi, diversi anni dopo, il 23 maggio 1928, Giacosa scriverà: «soltanto la scienza ha veramente varcato i confini dai quali la letteratura e l’arte non può uscire». Ma «la scienza non intende l’arte = letteratura scientifica non esiste, o solo in embrione». È da quell’embrione che Piero Giacosa è partito, facendolo crescere, coltivando la sua passione per la letteratura, scrivendo novelle durante l’intero arco della sua esistenza. Lo dimostrano la raccolta che qui si pubblica, Specchi dell’enigma, e le altre novelle riunite in appendice. Grazie al «chimico» Fogazzaro (come scherzosamente lo chiamava Piero, suo compagno di molte avventure intellettuali) il «rude collega» scienziato ha potuto continuare ad essere sperimentatore, ma, questa volta, nel laboratorio della letteratura. Il libro raccoglie in edizione ampiamente annotata l'unico volume di Novelle di Piero Giacosa, unitamente a quelle apparse su "La Lettura" .
P. Giacosa, Specchi dell'enigma e altre novelle
NAY, Laura
2012-01-01
Abstract
È stato Antonio Fogazzaro, nel 1903, il primo a riconoscere a Piero Giacosa il merito di aver iniziato un nuovo genere, quello «scientifico-letterario», con «sicurezza e facilità di mano». Lo scienziato Giacosa è capace di «innestare nelle novelle il vero», di «colorarle di verità grande», sempre però «tenendo i piedi sulla terra soda e ferma», non lasciandosi portare dalla fantasia «sulle nuvole dove è tanto facile perdere il senso della realtà». Poco importa se poi, diversi anni dopo, il 23 maggio 1928, Giacosa scriverà: «soltanto la scienza ha veramente varcato i confini dai quali la letteratura e l’arte non può uscire». Ma «la scienza non intende l’arte = letteratura scientifica non esiste, o solo in embrione». È da quell’embrione che Piero Giacosa è partito, facendolo crescere, coltivando la sua passione per la letteratura, scrivendo novelle durante l’intero arco della sua esistenza. Lo dimostrano la raccolta che qui si pubblica, Specchi dell’enigma, e le altre novelle riunite in appendice. Grazie al «chimico» Fogazzaro (come scherzosamente lo chiamava Piero, suo compagno di molte avventure intellettuali) il «rude collega» scienziato ha potuto continuare ad essere sperimentatore, ma, questa volta, nel laboratorio della letteratura. Il libro raccoglie in edizione ampiamente annotata l'unico volume di Novelle di Piero Giacosa, unitamente a quelle apparse su "La Lettura" .File | Dimensione | Formato | |
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