Il saggio affronta l’analisi dell’emblematica rinascimentale considerandola una forma di traduzione intersemiotica. A tale scopo viene proposta l’adozione di una prospettiva semiotica che va oltre la tradizionale analisi dei modelli iconografici, letterari o filosofici, e che mette in luce la ricchezza e le implicazioni di una testualità sincretica dai chiari addentellati traduttivi mai valorizzati finora. Partendo da alcuni esempi concreti, il saggio cerca di dimostrare come l’emblematica non sia una semplice pratica ancillare per rendere più fruibili dei testi con finalità didascaliche; al contrario, essa costruisce sul testo di partenza con gli strumenti semiotici che le sono propri, moltiplicandone le potenzialità di significazione ma mantenendone le coerenze interne, andando oltre l’adattamento per configurarsi come vera e propria trasposizione. Il saggio mira quindi a proporre nuove prospettive teoriche e pratiche per indagare un tipo di testualità che può offrire interessanti aperture ermeneutiche allo studio della traduzione e dell’adattamento e, più in generale, all’analisi dell’uso della figuralità nei testi della prima età moderna.
Oltre l’adattamento: l’emblematica come traduzione intersemiotica
BORGOGNI, Daniele
2012-01-01
Abstract
Il saggio affronta l’analisi dell’emblematica rinascimentale considerandola una forma di traduzione intersemiotica. A tale scopo viene proposta l’adozione di una prospettiva semiotica che va oltre la tradizionale analisi dei modelli iconografici, letterari o filosofici, e che mette in luce la ricchezza e le implicazioni di una testualità sincretica dai chiari addentellati traduttivi mai valorizzati finora. Partendo da alcuni esempi concreti, il saggio cerca di dimostrare come l’emblematica non sia una semplice pratica ancillare per rendere più fruibili dei testi con finalità didascaliche; al contrario, essa costruisce sul testo di partenza con gli strumenti semiotici che le sono propri, moltiplicandone le potenzialità di significazione ma mantenendone le coerenze interne, andando oltre l’adattamento per configurarsi come vera e propria trasposizione. Il saggio mira quindi a proporre nuove prospettive teoriche e pratiche per indagare un tipo di testualità che può offrire interessanti aperture ermeneutiche allo studio della traduzione e dell’adattamento e, più in generale, all’analisi dell’uso della figuralità nei testi della prima età moderna.File | Dimensione | Formato | |
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