In un frangente in cui la filosofia rischia di perdere peso e centralità nel dibattito sul senso della verità nel conflitto riaccesosi tra confessioni religiose, da un lato, e le varie forme di relativismo, dall’altro, Claudio Ciancio propone una riflessione a tutto campo sul valore di questa disciplina. Il punto di partenza è l’ambizione di conciliare metafisica e critica sociale, pensiero tradizionale e attenzione all’insorgere di nuove sfide che il pensiero filosofico deve saper cogliere: non in ultimo il nesso tra violenza e globalizzazione, così come l’alternativa drammatica tra un fondamentalismo cruento e un multiculturalismo senza nerbo. Se da un lato la verità filosofica è il centro a cui rimanere saldamente ancorati, dall’altro sono i problemi sollevati (e fraintesi) dal relativismo, dal fondamentalismo religioso, dalla ragione tecnica e dal riduzionismo scientista a stimolare un nuovo approfondimento di questa tradizione di pensiero. Il pensiero ermeneutico proposto dall’autore, inteso sulla scia di Pareyson e Riconda quale interpretazione dell’esperienza religiosa, viene verificato in tutti gli ambiti summenzionati, nella convinzione che «la filosofia […] nella sua comprensione della verità non solo è orientata in modo diverso a seconda delle esperienze che vengono privilegiate e del senso prevalente che quelle esperienze portano con sé, ma anche si declinerebbe secondo logiche diverse».

Percorsi della libertà

CUOZZO, Gianluca
2013-01-01

Abstract

In un frangente in cui la filosofia rischia di perdere peso e centralità nel dibattito sul senso della verità nel conflitto riaccesosi tra confessioni religiose, da un lato, e le varie forme di relativismo, dall’altro, Claudio Ciancio propone una riflessione a tutto campo sul valore di questa disciplina. Il punto di partenza è l’ambizione di conciliare metafisica e critica sociale, pensiero tradizionale e attenzione all’insorgere di nuove sfide che il pensiero filosofico deve saper cogliere: non in ultimo il nesso tra violenza e globalizzazione, così come l’alternativa drammatica tra un fondamentalismo cruento e un multiculturalismo senza nerbo. Se da un lato la verità filosofica è il centro a cui rimanere saldamente ancorati, dall’altro sono i problemi sollevati (e fraintesi) dal relativismo, dal fondamentalismo religioso, dalla ragione tecnica e dal riduzionismo scientista a stimolare un nuovo approfondimento di questa tradizione di pensiero. Il pensiero ermeneutico proposto dall’autore, inteso sulla scia di Pareyson e Riconda quale interpretazione dell’esperienza religiosa, viene verificato in tutti gli ambiti summenzionati, nella convinzione che «la filosofia […] nella sua comprensione della verità non solo è orientata in modo diverso a seconda delle esperienze che vengono privilegiate e del senso prevalente che quelle esperienze portano con sé, ma anche si declinerebbe secondo logiche diverse».
2013
1, 2013
e1
e5
http://www.rivistateoria.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=88%3Apercorsi-della-liberta&catid=6%3Arecensioni&Itemid=3&lang=it
ermeneutica; esperienza; relativismo; multiculturalismo; religione
Gianluca Cuozzo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/130269
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