La cladribina, un analogo sintetico della deossiadenosina, causa una diminuzione sostenuta e preferenziale del numero dei linfociti circolanti T e B, che ricoprono un ruolo importante nella fisiopatologia della sclerosi multipla. Questa azione fornisce il razionale per l’adozione di un regime terapeutico con il farmaco, in forma di compresse, come terapia orale della sclerosi multipla*. Lo studio CLAdRIbine Tablets Treating Multiple Sclerosis OrallY (CLARITY), di Fase III, multicentrico (155 centri in 32 nazioni, compresa l’Italia), in doppio cieco, contro placebo, della durata di 96 settimane, ha valutato l’efficacia e la sicurezza della terapia con cladribina per la sclerosi multipla recidivante-remittente (SMRR; Giovannoni et al. NEJM 2010;362:416-26; Cook et al. Mult. Scler 2010;DOI:10.1177/1352458510391344). In questo articolo sono riportati i risultati di un’analisi post-hoc dei dati dallo studio CLARITY che ha esaminato gli effetti precoci e quelli sostenuti del trattamento, con particolare riferimento allo status di libertà da attività di malattia dei pazienti.
Sostenuto stato libero da attività di malattia in pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente trattati con compresse di cladribina nello studio CLARITY: un’analisi post-hoc e di sottogruppo
MIGLIO, Gianluca
2011-01-01
Abstract
La cladribina, un analogo sintetico della deossiadenosina, causa una diminuzione sostenuta e preferenziale del numero dei linfociti circolanti T e B, che ricoprono un ruolo importante nella fisiopatologia della sclerosi multipla. Questa azione fornisce il razionale per l’adozione di un regime terapeutico con il farmaco, in forma di compresse, come terapia orale della sclerosi multipla*. Lo studio CLAdRIbine Tablets Treating Multiple Sclerosis OrallY (CLARITY), di Fase III, multicentrico (155 centri in 32 nazioni, compresa l’Italia), in doppio cieco, contro placebo, della durata di 96 settimane, ha valutato l’efficacia e la sicurezza della terapia con cladribina per la sclerosi multipla recidivante-remittente (SMRR; Giovannoni et al. NEJM 2010;362:416-26; Cook et al. Mult. Scler 2010;DOI:10.1177/1352458510391344). In questo articolo sono riportati i risultati di un’analisi post-hoc dei dati dallo studio CLARITY che ha esaminato gli effetti precoci e quelli sostenuti del trattamento, con particolare riferimento allo status di libertà da attività di malattia dei pazienti.File | Dimensione | Formato | |
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