L'articolo mette in rilievo la portata innovativa dell'esperimento letterario tentato da Giovan Francesco Straparola con le "Piacevoli notti", un'opera che occupa un posto del tutto singolare nella storia della novellistica italiana: essa declina infatti il genere fiabesco all'interno della novella realistica di tradizione decameroniana. Le caratteristiche della "fiaba letteraria" di Straparola sono esemplificate dallo studioso anche attraverso l'analisi di tre "favole" della raccolta: quella Livoretto (III, 2); di Adamantina e la bambola magica (V, 2); ed infine quella di Costantino e la gatta (XI, 2), poi ripresa da Basile ("Cagliuso": "Pentamerone", II, 4) e all'origine della notissima favola di Perrault "Il gatto con gli stivali".
La fiaba letteraria di Giovan Francesco Straparola
PIROVANO, Donato
2006-01-01
Abstract
L'articolo mette in rilievo la portata innovativa dell'esperimento letterario tentato da Giovan Francesco Straparola con le "Piacevoli notti", un'opera che occupa un posto del tutto singolare nella storia della novellistica italiana: essa declina infatti il genere fiabesco all'interno della novella realistica di tradizione decameroniana. Le caratteristiche della "fiaba letteraria" di Straparola sono esemplificate dallo studioso anche attraverso l'analisi di tre "favole" della raccolta: quella Livoretto (III, 2); di Adamantina e la bambola magica (V, 2); ed infine quella di Costantino e la gatta (XI, 2), poi ripresa da Basile ("Cagliuso": "Pentamerone", II, 4) e all'origine della notissima favola di Perrault "Il gatto con gli stivali".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.