Il lavoro confuta, già a partire dalle premesse metateoriche, la concezione fisicalistica della causalità, la concezione surrogatoria della statistica e la dottrina tedesca dell’imputazione oggettiva, fondata su criteri del senso comune, avulsi dal dettato legislativo. Contro questi modelli mentitorî, di cui smaschera le premesse epistemologiche e comparatistiche, il lavoro propone una lettura esegetica del capoverso dell’art. 40 c.p., interprato come definizione celata ed indiretta della figura giuridica adottata dal codice Rocco, identificabile con l’impedibilità astratta dell’evento offensivo.
Rapporto di causalità
LICCI, Giorgio
2012-01-01
Abstract
Il lavoro confuta, già a partire dalle premesse metateoriche, la concezione fisicalistica della causalità, la concezione surrogatoria della statistica e la dottrina tedesca dell’imputazione oggettiva, fondata su criteri del senso comune, avulsi dal dettato legislativo. Contro questi modelli mentitorî, di cui smaschera le premesse epistemologiche e comparatistiche, il lavoro propone una lettura esegetica del capoverso dell’art. 40 c.p., interprato come definizione celata ed indiretta della figura giuridica adottata dal codice Rocco, identificabile con l’impedibilità astratta dell’evento offensivo.File in questo prodotto:
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