Per le popolazioni altomedievali, i cavalli rappresentavano una risorsa fondamentale, un mezzo indispensabile nella vita quotidiana anche perché si prestavano ad un ampia gamma di applicazioni. I romani, con molta probabilità, acquisirono le tecniche di allevamento equine dai Greci e seppero introdurre, attraverso ripetuti accoppiamenti selettivi, in tutte le provincie dell’Europa occidentale una nuova razza ibrida che risultava essere l’incrocio fra due cavalcature con caratteristiche fisiche molto diverse, ma perfettamente integrate: un tipo orientale, con un’altezza media al garrese compresa tra i centotrentasei e i centotrentotto centimetri, adatto alla corsa ma poco robusto, ed uno occidentale che invece era più basso di circa dieci centimetri ma in grado di sopportare meglio la fatica e il prolungato sforzo fisico.
L’ambiente vegetazionale e le risorse alimentari. I morsi da cavalcatura ed i sonagli
DE VINGO, Paolo;
2001-01-01
Abstract
Per le popolazioni altomedievali, i cavalli rappresentavano una risorsa fondamentale, un mezzo indispensabile nella vita quotidiana anche perché si prestavano ad un ampia gamma di applicazioni. I romani, con molta probabilità, acquisirono le tecniche di allevamento equine dai Greci e seppero introdurre, attraverso ripetuti accoppiamenti selettivi, in tutte le provincie dell’Europa occidentale una nuova razza ibrida che risultava essere l’incrocio fra due cavalcature con caratteristiche fisiche molto diverse, ma perfettamente integrate: un tipo orientale, con un’altezza media al garrese compresa tra i centotrentasei e i centotrentotto centimetri, adatto alla corsa ma poco robusto, ed uno occidentale che invece era più basso di circa dieci centimetri ma in grado di sopportare meglio la fatica e il prolungato sforzo fisico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.