Nelle loro opere autobiografiche Stefan Heym (Nachruf, 1988), Heiner Müller (Krieg ohne Schlacht, 1992) e Christa Wolf (Ein Tag im Jahr, 2003) rievocano il contesto politico-ideologico della Repubblica democratica tedesca negli anni Cinquanta. Attraverso l’analisi critica di questi tre testi, il presente saggio si sofferma su un tema cruciale che ha all’epoca animato il dibattito tra gli scrittori e la dirigenza politica: il ruolo della letteratura nella costruzione del socialismo e dunque la funzione dell’arte all’interno della Rdt.
Die 50er Jahre in Autobiographien von DDR-Schriftstellern. Heiner Müller, Stefan Heym, Christa Wolf
NELVA, Daniela
2011-01-01
Abstract
Nelle loro opere autobiografiche Stefan Heym (Nachruf, 1988), Heiner Müller (Krieg ohne Schlacht, 1992) e Christa Wolf (Ein Tag im Jahr, 2003) rievocano il contesto politico-ideologico della Repubblica democratica tedesca negli anni Cinquanta. Attraverso l’analisi critica di questi tre testi, il presente saggio si sofferma su un tema cruciale che ha all’epoca animato il dibattito tra gli scrittori e la dirigenza politica: il ruolo della letteratura nella costruzione del socialismo e dunque la funzione dell’arte all’interno della Rdt.File in questo prodotto:
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