Come opere d’arte visiva suscitano forti stati patemici. In particolare, il valore emozionale dell’arte astratta è collegato a quello derivante da opere musicali tipicamente giudicate “astratte”, e alla più generale condizione semiotica del “non riconoscibile” e “non nominabile”. Ma si può mettere in dubbio il concetto stesso di “astrazione”, che spesso viene forse a corrispondere a una sorta di sguardo più acuto sulla realtà che ci circonda.
Passioni senza figure. Come immagini astratte attivano stati patemici
FERRARO, Guido
2013-01-01
Abstract
Come opere d’arte visiva suscitano forti stati patemici. In particolare, il valore emozionale dell’arte astratta è collegato a quello derivante da opere musicali tipicamente giudicate “astratte”, e alla più generale condizione semiotica del “non riconoscibile” e “non nominabile”. Ma si può mettere in dubbio il concetto stesso di “astrazione”, che spesso viene forse a corrispondere a una sorta di sguardo più acuto sulla realtà che ci circonda.File in questo prodotto:
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Passioni senza figure.pdf
Accesso riservato
Tipo di file:
POSTPRINT (VERSIONE FINALE DELL’AUTORE)
Dimensione
850.32 kB
Formato
Adobe PDF
|
850.32 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.