Che la si chiami processione o pellegrinaggio, l’azione che conduce migliaia di persone, ogni cinque anni, ad attraversare la montagna e a raggiungere, da Fontainemore, il santuario mariano di Oropa si definisce rito. La categoria antropologica di rito «serve a interpretare la realtà, isolando e ordinando una serie di comportamenti umani in una sequenza coerente e significativa» (voce rito in Fabietti, Remotti, 1997, p. 636). Analizzando le componenti del rito, dovremmo riuscire a comprenderne il funzionamento, a patto che i diversi elementi non siano isolati, ma tenuti coerentemente insieme all’interno di un sistema che è, per sua natura, complesso.
Per una lettura antropologica del rito
PORCELLANA, Valentina
2010-01-01
Abstract
Che la si chiami processione o pellegrinaggio, l’azione che conduce migliaia di persone, ogni cinque anni, ad attraversare la montagna e a raggiungere, da Fontainemore, il santuario mariano di Oropa si definisce rito. La categoria antropologica di rito «serve a interpretare la realtà, isolando e ordinando una serie di comportamenti umani in una sequenza coerente e significativa» (voce rito in Fabietti, Remotti, 1997, p. 636). Analizzando le componenti del rito, dovremmo riuscire a comprenderne il funzionamento, a patto che i diversi elementi non siano isolati, ma tenuti coerentemente insieme all’interno di un sistema che è, per sua natura, complesso.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Fontainemore.PDF
Accesso aperto
Tipo di file:
POSTPRINT (VERSIONE FINALE DELL’AUTORE)
Dimensione
2.42 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.42 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.