Con la sentenza Piazzi c. Italia la Corte europea dei diritti dell’uomo torna a condannare il nostro Paese per l’inefficiente tutela del diritto di visita di un genitore non affidatario a cinque anni di distanza dalla pronuncia Bove c. Italia. I profili di contrarietà tra l'Italia e la CEDU individuati dalla Corte europea concernono la mancanza nel nostro ordinamento di un “arsenale giuridico adeguato e sufficiente per assicurare” il diritto di visita paterno, di fronte all’inerzia dei servizi socio-assistenziali nell’organizzazione degli incontri protetti disposti dal tribunale e in presenza di comportamenti della madre affidataria miranti a ostacolare la frequentazione della prole con l’altro genitore.
Strasburgo condanna l’Italia per inefficiente tutela del diritto di visita del genitore non affidatario [Nota a Corte europ. dir. uomo, sentenza 2 novembre 2010, Piazzi c. Italia]
LONG, JOELLE
2011-01-01
Abstract
Con la sentenza Piazzi c. Italia la Corte europea dei diritti dell’uomo torna a condannare il nostro Paese per l’inefficiente tutela del diritto di visita di un genitore non affidatario a cinque anni di distanza dalla pronuncia Bove c. Italia. I profili di contrarietà tra l'Italia e la CEDU individuati dalla Corte europea concernono la mancanza nel nostro ordinamento di un “arsenale giuridico adeguato e sufficiente per assicurare” il diritto di visita paterno, di fronte all’inerzia dei servizi socio-assistenziali nell’organizzazione degli incontri protetti disposti dal tribunale e in presenza di comportamenti della madre affidataria miranti a ostacolare la frequentazione della prole con l’altro genitore.
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