Metodi. Per questo studio sono stati arruolati 92 pazienti ambulatoriali consecutivi con diagnosi di schizofrenia in fase stabile di malattia. La valutazione psichiatrica è stata effettuata tramite la Positive and Negative Syndrome Scale, la Calgary Depression Scale for Schizophrenia, la Clinical Global Impression-Severity Scale e la Quality of Life Scale (QLS). Tutte le variabili cliniche e demografiche significativamente correlate ai punteggi della QLS sono state successivamente analizzate utilizzando una regressione multipla stepwise per valutare il loro contributo indipendente alla qualità di vita. Risultati. I sintomi negativi e la gravità di malattia sono risultati predittori del punteggio totale della QLS (38% di varianza spiegata) e del dominio della QLS dei fondamenti intrapsichici, mentre la gravità di malattia come unico fattore ha dimostrato avere un’influenza sui domini del ruolo occupazionale e degli oggetti e attività di uso comune. I sintomi positivi risultano avere un ruolo marginale nel dominio delle relazioni interpersonali, insieme con i sintomi negativi. Infine, i sintomi depressivi non sembrano essere correlati alla qualità di vita nel nostro campione. Conclusioni. Questi risultati suggeriscono che i sintomi negativi e la gravità di malattia hanno un ruolo predominante nell’influenzare la qualità di vita di questi pazienti e che i vari domini della qualità di vita hanno differenti predittori. Inoltre, alla luce di questi dati, bisogna sottolineare che trattamenti volti a migliorare la qualità di vita nella schizofrenia in fase stabile dovrebbero focalizzarsi in particolare sui sintomi negativi.

Qualità di vita e psicopatologia nella schizofrenia

BIRINDELLI, Nadia;MINGRONE, CINZIA;MONTEMAGNI, Cristiana;SIGAUDO, MONICA;ZAPPIA, SERENA;ROCCA, Paola
2009-01-01

Abstract

Metodi. Per questo studio sono stati arruolati 92 pazienti ambulatoriali consecutivi con diagnosi di schizofrenia in fase stabile di malattia. La valutazione psichiatrica è stata effettuata tramite la Positive and Negative Syndrome Scale, la Calgary Depression Scale for Schizophrenia, la Clinical Global Impression-Severity Scale e la Quality of Life Scale (QLS). Tutte le variabili cliniche e demografiche significativamente correlate ai punteggi della QLS sono state successivamente analizzate utilizzando una regressione multipla stepwise per valutare il loro contributo indipendente alla qualità di vita. Risultati. I sintomi negativi e la gravità di malattia sono risultati predittori del punteggio totale della QLS (38% di varianza spiegata) e del dominio della QLS dei fondamenti intrapsichici, mentre la gravità di malattia come unico fattore ha dimostrato avere un’influenza sui domini del ruolo occupazionale e degli oggetti e attività di uso comune. I sintomi positivi risultano avere un ruolo marginale nel dominio delle relazioni interpersonali, insieme con i sintomi negativi. Infine, i sintomi depressivi non sembrano essere correlati alla qualità di vita nel nostro campione. Conclusioni. Questi risultati suggeriscono che i sintomi negativi e la gravità di malattia hanno un ruolo predominante nell’influenzare la qualità di vita di questi pazienti e che i vari domini della qualità di vita hanno differenti predittori. Inoltre, alla luce di questi dati, bisogna sottolineare che trattamenti volti a migliorare la qualità di vita nella schizofrenia in fase stabile dovrebbero focalizzarsi in particolare sui sintomi negativi.
2009
50
2
99
106
Giugiario M; Birindelli N; Mingrone C; Montemagni C; Sigaudo M; Zappia S; Rocca P
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