La produzione del fuoco in età tardoantica ed altomedievale rivestiva significati non solo pratici e contingenti nell'ambito delle attività quotidiane, ma anche sociali e simbolici, direttamente connessi al ruolo ed all'autonomia dei singoli individui. A questa funzione era destinata una strumentazione standardizzata e differenziata, comprensiva dell'acciarino e dello spillone da fuoco in ferro, nonchè della pietra focaia. Questi oggetti, appartenenti alla dotazione personale, erano conservati in piccole borse in materiale deperibile (cuoio e stoffa), appese alla cintura, come dimostrerebbero i frequenti rinvenimenti in sepolture di ethnos germanico in un ampio ambito geografico comprendente l'area centroeuropea e parte della penisola italiana, dove l'uso era stato probabilmente introdotto in età longobarda. Gli utensili per la produzione del fuoco rinvenuti nei livelli tardoantichi di S.Antonino, dove sono presenti tutte e tre le componenti della strumentazione, costituiscono uno dei pochi rinvenimenti in contesti d'uso. Essi confermano come questa strumentazione, anche sotto gli aspetti tipologici e funzionali, fosse in comune con la cultura materiale autoctona e non solo riconducibile a popolazioni germaniche, per le quali l'attività migratoria aveva condizionato la stretta relazione tra apparato da fuoco ed individuo.
Gli oggetti di ornamento ed uso personale. le armi e gli utensili.Gli strumenti per la produzione del fuoco
DE VINGO, Paolo;
2001-01-01
Abstract
La produzione del fuoco in età tardoantica ed altomedievale rivestiva significati non solo pratici e contingenti nell'ambito delle attività quotidiane, ma anche sociali e simbolici, direttamente connessi al ruolo ed all'autonomia dei singoli individui. A questa funzione era destinata una strumentazione standardizzata e differenziata, comprensiva dell'acciarino e dello spillone da fuoco in ferro, nonchè della pietra focaia. Questi oggetti, appartenenti alla dotazione personale, erano conservati in piccole borse in materiale deperibile (cuoio e stoffa), appese alla cintura, come dimostrerebbero i frequenti rinvenimenti in sepolture di ethnos germanico in un ampio ambito geografico comprendente l'area centroeuropea e parte della penisola italiana, dove l'uso era stato probabilmente introdotto in età longobarda. Gli utensili per la produzione del fuoco rinvenuti nei livelli tardoantichi di S.Antonino, dove sono presenti tutte e tre le componenti della strumentazione, costituiscono uno dei pochi rinvenimenti in contesti d'uso. Essi confermano come questa strumentazione, anche sotto gli aspetti tipologici e funzionali, fosse in comune con la cultura materiale autoctona e non solo riconducibile a popolazioni germaniche, per le quali l'attività migratoria aveva condizionato la stretta relazione tra apparato da fuoco ed individuo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.