La nuova indennità di espropriazione: uno sguardo sulle applicazioni giurisprudenziali dopo la sentenza Corte Cost. n. 348/2007

La sentenza n. 348/2007 della Corte costituzionale, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 5 bis, commi 1 e 2, del D.L. 11 luglio 1992, n. 333, convertito in L. 8 agosto 1992, n. 359, (nonché di conseguenza dell’art. 37, commi 1 e 2, del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327) relativo al criterio di calcolo dell’indennità di espropriazione per l’ipotesi di terreni edificabili, ha ridisegnato, con riferimento all’ipotesi di espropriazione delle aree edificabili, il volto dell’indennità di esproprio per pubblica utilità. Di qui l’interesse per una rassegna di giurisprudenza che si concentri ad analizzare gli orientamenti successivi a tale storica pronuncia, evidenziando, in particolare, gli sforzi del giudice ordinario, e segnatamente della Corte di cassazione, per delineare un sistema organico e coerente di applicazione della disciplina dell’indennità di esproprio di fronte alle diverse peculiarità delle fattispecie concrete.