Fra le garanzie che compongono il diritto convenzionale ad un equo processo, la previsione di un termine ragionevole nelle procedure giurisdizionali è senza dubbio quella che ha dato luogo al maggior contenzioso innanzi alla Corte europea dei diritti dell’uomo . Espressione delle esigenze di celerità e di efficacia che devono connotare un sistema giurisdizionale “equo”, il principio del termine ragionevole ha ricevuto, a Strasburgo, una precisa ed attenta elaborazione, destinata ad arricchire i contenuti della disposizione convenzionale. Seguendo il tradizionale approccio casistico, la Corte, in più occasioni, ha precisato come il carattere ragionevole della durata di un processo debba essere apprezzato valutando le peculiarità del caso concreto, ed in particolare tenendo conto della complessità della controversia, del comportamento tenuto dall’autorità giudiziaria e dalle parti in causa, nonché dell’importanza che il giudizio riveste per il diretto interessato Di qui l’intento dell’analisi che in questa sede si propone, e che, com’emerge dal titolo stesso della relazione, mira a considerare il principio del termine ragionevole con riferimento a tutte le procedure latu sensu amministrative, anche non a carattere contenzioso o giurisdizionale.
Procedure amministrative e termine ragionevole: la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo
MIRATE, SILVIA
2012-01-01
Abstract
Fra le garanzie che compongono il diritto convenzionale ad un equo processo, la previsione di un termine ragionevole nelle procedure giurisdizionali è senza dubbio quella che ha dato luogo al maggior contenzioso innanzi alla Corte europea dei diritti dell’uomo . Espressione delle esigenze di celerità e di efficacia che devono connotare un sistema giurisdizionale “equo”, il principio del termine ragionevole ha ricevuto, a Strasburgo, una precisa ed attenta elaborazione, destinata ad arricchire i contenuti della disposizione convenzionale. Seguendo il tradizionale approccio casistico, la Corte, in più occasioni, ha precisato come il carattere ragionevole della durata di un processo debba essere apprezzato valutando le peculiarità del caso concreto, ed in particolare tenendo conto della complessità della controversia, del comportamento tenuto dall’autorità giudiziaria e dalle parti in causa, nonché dell’importanza che il giudizio riveste per il diretto interessato Di qui l’intento dell’analisi che in questa sede si propone, e che, com’emerge dal titolo stesso della relazione, mira a considerare il principio del termine ragionevole con riferimento a tutte le procedure latu sensu amministrative, anche non a carattere contenzioso o giurisdizionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



