Lo studio si pone come obiettivo quello di accertare eventuali differenze nella capacità coordinativa speciale: equilibrio monopodalico statico e dinamico tra i componenti degli equipaggi della Nazionale Olimpica FIV. Al protocollo sperimentale hanno preso parte 11 velisti di livello internazionale (8 regatanti maschi del 49er e 3 regatanti femmine del 470). I risultati hanno evidenziato sostanziali differenze tra i due ruoli di timoniere e di prodiere confermando l’ipotesi di partenza che vedevano nel timoniere l’atleta in grado di esprimere la maggior economicità nei movimenti e alti livelli di controllo posturale. Queste qualità sono infatti indispensabili per creare i giusti compensi atti a limitare gli squilibri della barca provocati dall’attuazione delle tecniche proprie del prodiere. I dati emersi confermano dunque la necessità di incrementare, con esercizi che stimolino in modo massimale e quantificabile i sistemi propriocettivo, visivo e vestibolare, il numero delle esperienze legate alle capacità di controllo “raffinato” del movimento, fondamentali per il livello della prestazione.
La gestione del disequilibrio nella vela
SCOTTON, Claudio Giovanni;
2005-01-01
Abstract
Lo studio si pone come obiettivo quello di accertare eventuali differenze nella capacità coordinativa speciale: equilibrio monopodalico statico e dinamico tra i componenti degli equipaggi della Nazionale Olimpica FIV. Al protocollo sperimentale hanno preso parte 11 velisti di livello internazionale (8 regatanti maschi del 49er e 3 regatanti femmine del 470). I risultati hanno evidenziato sostanziali differenze tra i due ruoli di timoniere e di prodiere confermando l’ipotesi di partenza che vedevano nel timoniere l’atleta in grado di esprimere la maggior economicità nei movimenti e alti livelli di controllo posturale. Queste qualità sono infatti indispensabili per creare i giusti compensi atti a limitare gli squilibri della barca provocati dall’attuazione delle tecniche proprie del prodiere. I dati emersi confermano dunque la necessità di incrementare, con esercizi che stimolino in modo massimale e quantificabile i sistemi propriocettivo, visivo e vestibolare, il numero delle esperienze legate alle capacità di controllo “raffinato” del movimento, fondamentali per il livello della prestazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.