Al primo verso dell’ultimo scambio di convenevoli tra Cecco e Dante, di cui ci è pervenuta solo la risposta del Senese, ricorre un insulto curioso: begolardo. Tutti sono sempre stati d’accordo che voglia dire qualcosa come ’fanfarone, banfone, blageur’ o simili; ma la voce è curiosa perché, salvo un unico precedente, peraltro anch’esso senese, la voce sembra ricorrere solo lì: quasi un ἃπαξ; anche se le sue attestazioni sono senesi, inoltre, la formazione, per ragioni fonetiche difficilmente contestabili, non sembra a prima vista essere toscana (dove anzi è abbastanza isolata) ma piuttosto italiana settentrionale, forse di area veneta. Indagare le ragioni di questo termine può, credo, oltre che aggiungere un importante capitolo alla nostra storia linguistica, anche illuminare la questione dei rapporti tra i nostri due grandi. Questione che è sempre stata molto discussa, in modo peraltro non molto equanime.
L'epiteto "begolardo" e i rapporti tra Cecco e Dante
BARBERA, Emanuele Ferdinando
2013-01-01
Abstract
Al primo verso dell’ultimo scambio di convenevoli tra Cecco e Dante, di cui ci è pervenuta solo la risposta del Senese, ricorre un insulto curioso: begolardo. Tutti sono sempre stati d’accordo che voglia dire qualcosa come ’fanfarone, banfone, blageur’ o simili; ma la voce è curiosa perché, salvo un unico precedente, peraltro anch’esso senese, la voce sembra ricorrere solo lì: quasi un ἃπαξ; anche se le sue attestazioni sono senesi, inoltre, la formazione, per ragioni fonetiche difficilmente contestabili, non sembra a prima vista essere toscana (dove anzi è abbastanza isolata) ma piuttosto italiana settentrionale, forse di area veneta. Indagare le ragioni di questo termine può, credo, oltre che aggiungere un importante capitolo alla nostra storia linguistica, anche illuminare la questione dei rapporti tra i nostri due grandi. Questione che è sempre stata molto discussa, in modo peraltro non molto equanime.File | Dimensione | Formato | |
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