I musicisti stranieri che nel corso dell’Ottocento scesero in Italia o che comunque si interessarono all’Italia, in genere non presero mai parte, né con le loro composizioni né con i loro scritti né con la loro attività, ai problemi risorgimentali vissuti allora dalla nostra nazione. Una disattenzione dovuta al fatto che per loro l’Italia era, da tempo ormai, una realtà culturale e artistica compatta e salda. L’Italia per loro era già in possesso di una sua unità, musicale e culturale, di tale stabilità da rendere poco importante e poco significativa la sua parcellizzazione politica.
Musicisti stranieri nell'Italia dell'Ottocento: l'unità prima dell'Unità
TAMMARO, Ferruccio
2013-01-01
Abstract
I musicisti stranieri che nel corso dell’Ottocento scesero in Italia o che comunque si interessarono all’Italia, in genere non presero mai parte, né con le loro composizioni né con i loro scritti né con la loro attività, ai problemi risorgimentali vissuti allora dalla nostra nazione. Una disattenzione dovuta al fatto che per loro l’Italia era, da tempo ormai, una realtà culturale e artistica compatta e salda. L’Italia per loro era già in possesso di una sua unità, musicale e culturale, di tale stabilità da rendere poco importante e poco significativa la sua parcellizzazione politica.File in questo prodotto:
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Tammaro F., Musicisti stranieri nell'Italia dell'Ottocento. L'unità prima dell'Unità, in Kanceff E. (a cura di), L'Unità d'Italia nell'occhio dell'Europa, CIRVI, Moncalieri, 2013.pdf
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