Il corpus apocrifo riconducibile alla Vindicta Salvatoris conta più di quaranta testimoni italiani, inevitabilmente caratterizzati da una sensibile tendenza all’innovazione. Entro un simile quadro, il presente studio tenta in primo luogo di delineare «una “struttura” di riferimento complessiva, capace di far emergere le più rilevanti direttrici della trasmissione testuale, sulle quali collocare i singoli rappresentanti, ciascuno potenzialmente degno di attenzione nella specificità del suo dettato». Compiuto tale passo preliminare, il curatore offre l’edizione critica dei più significativi testimoni toscani, latori delle differenti redazioni dell’opera. A necessario corredo esegetico, una ricca introduzione sulla materia e i suoi personaggi, dettagliate note di commento filologico, linguistico e storico-religioso, puntuali rimandi intertestuali e un agile glossario selettivo.
La tradizione italiana della «Vindicta Salvatoris»: edizione dei volgarizzamenti toscani.
BELLONE, Luca
2011-01-01
Abstract
Il corpus apocrifo riconducibile alla Vindicta Salvatoris conta più di quaranta testimoni italiani, inevitabilmente caratterizzati da una sensibile tendenza all’innovazione. Entro un simile quadro, il presente studio tenta in primo luogo di delineare «una “struttura” di riferimento complessiva, capace di far emergere le più rilevanti direttrici della trasmissione testuale, sulle quali collocare i singoli rappresentanti, ciascuno potenzialmente degno di attenzione nella specificità del suo dettato». Compiuto tale passo preliminare, il curatore offre l’edizione critica dei più significativi testimoni toscani, latori delle differenti redazioni dell’opera. A necessario corredo esegetico, una ricca introduzione sulla materia e i suoi personaggi, dettagliate note di commento filologico, linguistico e storico-religioso, puntuali rimandi intertestuali e un agile glossario selettivo.File | Dimensione | Formato | |
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