“Dandi portava una vestaglia rossa a pallini. Una volta, per puro caso, aveva letto qualche pagina di un libro su lord Brummel. Da allora ci teneva molto all’eleganza. Per questo lo chiamavano Dandi”. E poi il Freddo, dallo “sguardo che penetra, di acciaio deciso”; Bufalo, “un ragazzo particolarmente agitato”; Satana, “uno sbroccato, con quattro peli rossi in testa e una tuta nera da Diabolik”. E ancora, Trentadenari, il Sorcio, il Conte Ugolino. Sono solo alcuni dei nomi parlanti dei protagonisti che compongono il coro dei malavitosi di Romanzo criminale, opera di successo del magistrato e scrittore Giancarlo De Cataldo ispirata alla vicenda della banda della Magliana. Di questo recente ma già affermato esponente della narrativa di argomento poliziesco, da cui pure un film e una fortunata serie televisiva, si propone una lettura finalizzata all’individuazione e all’analisi degli aspetti principali relativi alle tecniche e alle tipologie di denominazione dei personaggi.

Il nome nella malavita: riflessioni onomastiche su «Romanzo criminale» di Giancarlo De Cataldo

BELLONE, Luca
2009-01-01

Abstract

“Dandi portava una vestaglia rossa a pallini. Una volta, per puro caso, aveva letto qualche pagina di un libro su lord Brummel. Da allora ci teneva molto all’eleganza. Per questo lo chiamavano Dandi”. E poi il Freddo, dallo “sguardo che penetra, di acciaio deciso”; Bufalo, “un ragazzo particolarmente agitato”; Satana, “uno sbroccato, con quattro peli rossi in testa e una tuta nera da Diabolik”. E ancora, Trentadenari, il Sorcio, il Conte Ugolino. Sono solo alcuni dei nomi parlanti dei protagonisti che compongono il coro dei malavitosi di Romanzo criminale, opera di successo del magistrato e scrittore Giancarlo De Cataldo ispirata alla vicenda della banda della Magliana. Di questo recente ma già affermato esponente della narrativa di argomento poliziesco, da cui pure un film e una fortunata serie televisiva, si propone una lettura finalizzata all’individuazione e all’analisi degli aspetti principali relativi alle tecniche e alle tipologie di denominazione dei personaggi.
2009
23
271
296
L. Bellone
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