Come altri comparti produttivi anche il tessile-abbigliamento si confronta con il paradigma della GE, presentando eccellenze, criticità e potenzialità. L'attività che riguarda tutta la filiera dalla produzione e lavorazione di fibre naturali fino all'abbigliamento e moda è antichissima ed ha visto straordinari cambiamenti nel corso del tempo, attraverso una continua innovazione tecnologica e la ricerca di nuove fibre, lavorazioni e prodotti in stretta relazione con gli orientamenti e i cambiamenti nella moda. Il comparto tessile-abbigliamento è dunque profondamente investito dalla sfida della green economy, sia per aumentare la compatibilità e la sostenibilità delle produzioni industriali, nelle diverse articolazioni di cui si compone, sia per rispondere alle esigenze di qualità e tutela della salute da parte dei consumatori. Per quanto la crisi economica possa spingere in direzione opposta tali processi, occorre ricordare che il tessile-abbigliamento italiano, piemontese e biellese in particolare si è progressivamente dovuto spostare verso produzioni di fascia medio-alta se non altissima, per trovare nuovi spazi e nicchie di mercato e resistere ad una concorrenza basata sul costo (soprattutto della manodopera) con produzioni standardizzate di bassa qualità. Dopo aver tratteggiato un quadro del settore del tessile-abbigliamento (o tessile-moda) in Italia e in Piemonte, ne analizzeremo le problematicità e opportunità dal punto di vista dei rapporti con l'ambiente, evidenziandone gli orientamenti green. Ci si soffermerà in particolare sul distretto tessile biellese e su alcune aziende che, senza alcuna pretesa di rappresentatività e tantomeno di esaustività, indicano direzioni, possibilità e criticità verso un crescente orientamento green del tessile-moda.
Green economy e tessile: chi passa per la cruna dell'ago?
DANSERO, Egidio;
2013-01-01
Abstract
Come altri comparti produttivi anche il tessile-abbigliamento si confronta con il paradigma della GE, presentando eccellenze, criticità e potenzialità. L'attività che riguarda tutta la filiera dalla produzione e lavorazione di fibre naturali fino all'abbigliamento e moda è antichissima ed ha visto straordinari cambiamenti nel corso del tempo, attraverso una continua innovazione tecnologica e la ricerca di nuove fibre, lavorazioni e prodotti in stretta relazione con gli orientamenti e i cambiamenti nella moda. Il comparto tessile-abbigliamento è dunque profondamente investito dalla sfida della green economy, sia per aumentare la compatibilità e la sostenibilità delle produzioni industriali, nelle diverse articolazioni di cui si compone, sia per rispondere alle esigenze di qualità e tutela della salute da parte dei consumatori. Per quanto la crisi economica possa spingere in direzione opposta tali processi, occorre ricordare che il tessile-abbigliamento italiano, piemontese e biellese in particolare si è progressivamente dovuto spostare verso produzioni di fascia medio-alta se non altissima, per trovare nuovi spazi e nicchie di mercato e resistere ad una concorrenza basata sul costo (soprattutto della manodopera) con produzioni standardizzate di bassa qualità. Dopo aver tratteggiato un quadro del settore del tessile-abbigliamento (o tessile-moda) in Italia e in Piemonte, ne analizzeremo le problematicità e opportunità dal punto di vista dei rapporti con l'ambiente, evidenziandone gli orientamenti green. Ci si soffermerà in particolare sul distretto tessile biellese e su alcune aziende che, senza alcuna pretesa di rappresentatività e tantomeno di esaustività, indicano direzioni, possibilità e criticità verso un crescente orientamento green del tessile-moda.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.