Le arti marziali, nate in Oriente, e il golf, nato in Occidente, riflettono un’ontologia e una fenomenologia più ricca, protesa a dar forma a un tessuto di relazioni, interrelazioni, connessioni e cause volte a comprendere le modalità trasformatrici di una stessa armonia universale non codificata. Le pratiche fisiche, la cultura in genere è sempre stata in movimento oltre ogni barriera, portata su due gambe, quattro zampe, due o quattro ruote di legno e poi di gomma, la cultura, come le idee, hanno sempre avuto le ali: “ La forma universal di questo nodo credo ch’io vidi, perché più di largo, dicendo questo, mi sento ch’io godo.[..] L’amor che move il sole e l’altre stelle” (Alighieri D., Paradiso, Canto XXXIII (93 e 144). La ricerca della tecnica legata sia ai gesti delle arti marziali che del golf, ha un importante punto d'incontro nei "Fondamentali". Questo particolare indica che non esiste l’uomo orientale o occidentale: esiste l’uomo e la sua volitività. Un’antica fiaba cinese, racconta di due cavalli veloci che iniziarono una corsa, il sole era dietro di essi ad Oriente, ma alla fine della corsa si trovarono inevitabilmente ad avere il sole di fronte all’Occidente. “Il Pellegrino in Oriente” di Hermann Hesse e “Il viaggio in Occidente” di Wu Ch’eng-en, affrontano in pratica lo stesso tema: Che cosa è l’Oriente e che cosa è l’Occidente e come possano due parole come Tao e Dow’ diventare un facile gioco di parole, il loro suono è analogo, eppure sono due vocaboli differenti nell’essenza. In Cinese, Oriente – Occidente, come espressione di due parole unite significano “una cosa”, un qualche cosa – forse “niente del tutto” . Le arti marziali erano nate millenni or sono per la “sopravvivenza” e queste Arti hanno un punto d’incontro, non tanto nell’atletica, analoga disciplina nata all’origine della civilizzazione nel bacino del mediterraneo, quanto nel golf. Queste due lontane specialità l’una orientale e l’altra occidentale, sono come due “anelli incrociati” uno nell’altro, il loro punto d’incontro è reale ed è importante, ma è ridotto, s’incontra nei Fondamentali del golf. 1) In primo luogo in entrambe le tipologie di movimenti, quella orientale e quella occidentale, non ci vuole la fretta che è controproducente, è invece importante la stabilità intrinseca “Grounding”, che crea la velocità, poi l’esercizio e la passione che “non guardino il risultato”. 2) La conoscenza reale del nostro corpo è del tutto aleatoria ed empirica, questo concetto risiede nel significato di Core, inteso come corpo motore promotore di forze dinamiche in grado di produrre lo starter. 3) La respirazione è un mezzo con cui un essere vivente si carica di energia. Durante la respirazione l’aria che inspiriamo cede all’organismo sia l’ossigeno che il Ch’i. Quest’ultimo percorre determinati “canali energetici” i meridiani e può venire attivato e diretto dal pensiero dell’uomo. Questo è un principio del Tao. La massima concentrazione nel golf per produrre lo swing, implica un elemento fondamentale delle arti marziali, il respiro con l’anima nella consapevolezza del momento nello stato che sei. Questo è un principio del Tao. L’energia e la forza per eseguire lo swing, si estrae dal “respiro con l’anima” che fonda l’energia e la concentrazione per muovere con velocità, elasticità e destrezza il corpo, che in partenza è fermo. 4) Sia le arti marziali che il golf per essere vissute bene non devono avere l’obbiettivo della vittoria, ma del passaggio, devono avere un “corso”. In entrambe i casi il movimento non va imitato ma reso proprio e capito.

Un punto d’incontro fra Arti marziali e Occidentali in applicazione delle Arti marziali d’Oriente.

FRECCERO, Renata
In corso di stampa

Abstract

Le arti marziali, nate in Oriente, e il golf, nato in Occidente, riflettono un’ontologia e una fenomenologia più ricca, protesa a dar forma a un tessuto di relazioni, interrelazioni, connessioni e cause volte a comprendere le modalità trasformatrici di una stessa armonia universale non codificata. Le pratiche fisiche, la cultura in genere è sempre stata in movimento oltre ogni barriera, portata su due gambe, quattro zampe, due o quattro ruote di legno e poi di gomma, la cultura, come le idee, hanno sempre avuto le ali: “ La forma universal di questo nodo credo ch’io vidi, perché più di largo, dicendo questo, mi sento ch’io godo.[..] L’amor che move il sole e l’altre stelle” (Alighieri D., Paradiso, Canto XXXIII (93 e 144). La ricerca della tecnica legata sia ai gesti delle arti marziali che del golf, ha un importante punto d'incontro nei "Fondamentali". Questo particolare indica che non esiste l’uomo orientale o occidentale: esiste l’uomo e la sua volitività. Un’antica fiaba cinese, racconta di due cavalli veloci che iniziarono una corsa, il sole era dietro di essi ad Oriente, ma alla fine della corsa si trovarono inevitabilmente ad avere il sole di fronte all’Occidente. “Il Pellegrino in Oriente” di Hermann Hesse e “Il viaggio in Occidente” di Wu Ch’eng-en, affrontano in pratica lo stesso tema: Che cosa è l’Oriente e che cosa è l’Occidente e come possano due parole come Tao e Dow’ diventare un facile gioco di parole, il loro suono è analogo, eppure sono due vocaboli differenti nell’essenza. In Cinese, Oriente – Occidente, come espressione di due parole unite significano “una cosa”, un qualche cosa – forse “niente del tutto” . Le arti marziali erano nate millenni or sono per la “sopravvivenza” e queste Arti hanno un punto d’incontro, non tanto nell’atletica, analoga disciplina nata all’origine della civilizzazione nel bacino del mediterraneo, quanto nel golf. Queste due lontane specialità l’una orientale e l’altra occidentale, sono come due “anelli incrociati” uno nell’altro, il loro punto d’incontro è reale ed è importante, ma è ridotto, s’incontra nei Fondamentali del golf. 1) In primo luogo in entrambe le tipologie di movimenti, quella orientale e quella occidentale, non ci vuole la fretta che è controproducente, è invece importante la stabilità intrinseca “Grounding”, che crea la velocità, poi l’esercizio e la passione che “non guardino il risultato”. 2) La conoscenza reale del nostro corpo è del tutto aleatoria ed empirica, questo concetto risiede nel significato di Core, inteso come corpo motore promotore di forze dinamiche in grado di produrre lo starter. 3) La respirazione è un mezzo con cui un essere vivente si carica di energia. Durante la respirazione l’aria che inspiriamo cede all’organismo sia l’ossigeno che il Ch’i. Quest’ultimo percorre determinati “canali energetici” i meridiani e può venire attivato e diretto dal pensiero dell’uomo. Questo è un principio del Tao. La massima concentrazione nel golf per produrre lo swing, implica un elemento fondamentale delle arti marziali, il respiro con l’anima nella consapevolezza del momento nello stato che sei. Questo è un principio del Tao. L’energia e la forza per eseguire lo swing, si estrae dal “respiro con l’anima” che fonda l’energia e la concentrazione per muovere con velocità, elasticità e destrezza il corpo, che in partenza è fermo. 4) Sia le arti marziali che il golf per essere vissute bene non devono avere l’obbiettivo della vittoria, ma del passaggio, devono avere un “corso”. In entrambe i casi il movimento non va imitato ma reso proprio e capito.
In corso di stampa
Numero monografico 1-2/2013
46
93
99
http://www.lancillottoenausica.it
Renata Freccero
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/136252
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