Il primo intervento di chirurgia laparoscopica del colon è stato pubblicato nel 1991. Diversi trials prospettici randomizzati (RCTs) hanno recentemente dimostrato migliori risultati a breve termine della chirurgia resettiva laparoscopica rispetto a quella tradizionale laparotomica per il cancro del colon, con ridotto dolore postoperatorio, una più rapida ripresa delle funzioni gastrointestinali e una ridotta degenza ospedaliera (1-3). Numerosi RCTs hanno altresì riportato risultati sovrapponibili tra i due approcci in termini di lunghezza del pezzo operatorio, numero di linfonodi asportati, margini di resezione, tassi di recidiva locale e di metastasi a distanza, e tassi di sopravvivenza globale e libera-da-malattia a 5 anni (4). Sulla base di questi risultati, l’accesso laparoscopico alla patologia maligna del colon ha registrato un ampio consenso, che al contrario non si è osservato per quanto riguarda l’escissione totale del mesoretto (TME) per il trattamento chirurgico del cancro del retto extraperitoneale. In particolare, uno dei più controversi argomenti di dibattito riguarda la possibilità di ottenere una adeguata radicalità oncologica, e quindi di replicare i risultati ottenuti da Heald et al con l’accesso laparotomico (5), che è considerato tuttora l’approccio di scelta. Lo scopo di questo articolo è di riportare i dati della letteratura relativi ai risultati a breve e a lungo termine della TME laparoscopica rispetto a quella laparotomica e di analizzare lo stato attuale delle trattamento chirurgico trans anale, mediante la tecnica della Transanal Endoscopic Microsurgery (TEM) dei tumori del retto.

Trattamento chirurgico del cancro del retto nel 2012

MORINO, Mario;ALLAIX, Marco Ettore
2013-01-01

Abstract

Il primo intervento di chirurgia laparoscopica del colon è stato pubblicato nel 1991. Diversi trials prospettici randomizzati (RCTs) hanno recentemente dimostrato migliori risultati a breve termine della chirurgia resettiva laparoscopica rispetto a quella tradizionale laparotomica per il cancro del colon, con ridotto dolore postoperatorio, una più rapida ripresa delle funzioni gastrointestinali e una ridotta degenza ospedaliera (1-3). Numerosi RCTs hanno altresì riportato risultati sovrapponibili tra i due approcci in termini di lunghezza del pezzo operatorio, numero di linfonodi asportati, margini di resezione, tassi di recidiva locale e di metastasi a distanza, e tassi di sopravvivenza globale e libera-da-malattia a 5 anni (4). Sulla base di questi risultati, l’accesso laparoscopico alla patologia maligna del colon ha registrato un ampio consenso, che al contrario non si è osservato per quanto riguarda l’escissione totale del mesoretto (TME) per il trattamento chirurgico del cancro del retto extraperitoneale. In particolare, uno dei più controversi argomenti di dibattito riguarda la possibilità di ottenere una adeguata radicalità oncologica, e quindi di replicare i risultati ottenuti da Heald et al con l’accesso laparotomico (5), che è considerato tuttora l’approccio di scelta. Lo scopo di questo articolo è di riportare i dati della letteratura relativi ai risultati a breve e a lungo termine della TME laparoscopica rispetto a quella laparotomica e di analizzare lo stato attuale delle trattamento chirurgico trans anale, mediante la tecnica della Transanal Endoscopic Microsurgery (TEM) dei tumori del retto.
2013
36
121
125
M. Morino; M.E. Allaix
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