Il volume indaga le cause del grande successo riscosso in Cina e nei paesi del blocco comunista dal romanzo Spartaco (1874) di Raffaello Giovagnoli (1838-1915). Dimenticato in Europa dal pubblico e dalla critica subito dopo i primi successi, questo romanzo rimane, almeno fino alla fine degli anni Ottanta- Novanta del XX secolo, uno dei pochissimi titoli italiani disponibili in Cina, insieme alla Divina Commedia e al Decameron. La prima parte dello studio ripercorre le tappe del mito di Spartaco, dall’antica Roma fino alla Cina di Mao, passando attraverso la sua fortuna ottocentesca con la crisi americana sulla questione della schiavitù e le lotte in Europa per l’indipendenza nazionale. Segue uno studio comparato della letteratura critica italiana e cinese sul romanzo, che spiega le numerose divergenze sia attraverso l’indagine delle significative disparità tra testo originale e testo tradotto, sia attraverso l’analisi della forte componente ideologica e politica che ha segnato l’interpretazione dell’arte e della letteratura in Cina almeno fino alla fine degli anni Ottanta. Nell’ultima parte si ritracciano quindi le motivazioni - sostanzialmente ideologiche - per cui il pathos risorgimentale del Giovagnoli, per noi così melodrammatico e manierato, riesce invece a parlare ancora al pubblico cinese di oggi.
Spartaco a Roma e nel Celeste Impero
LEONESI, Barbara
2009-01-01
Abstract
Il volume indaga le cause del grande successo riscosso in Cina e nei paesi del blocco comunista dal romanzo Spartaco (1874) di Raffaello Giovagnoli (1838-1915). Dimenticato in Europa dal pubblico e dalla critica subito dopo i primi successi, questo romanzo rimane, almeno fino alla fine degli anni Ottanta- Novanta del XX secolo, uno dei pochissimi titoli italiani disponibili in Cina, insieme alla Divina Commedia e al Decameron. La prima parte dello studio ripercorre le tappe del mito di Spartaco, dall’antica Roma fino alla Cina di Mao, passando attraverso la sua fortuna ottocentesca con la crisi americana sulla questione della schiavitù e le lotte in Europa per l’indipendenza nazionale. Segue uno studio comparato della letteratura critica italiana e cinese sul romanzo, che spiega le numerose divergenze sia attraverso l’indagine delle significative disparità tra testo originale e testo tradotto, sia attraverso l’analisi della forte componente ideologica e politica che ha segnato l’interpretazione dell’arte e della letteratura in Cina almeno fino alla fine degli anni Ottanta. Nell’ultima parte si ritracciano quindi le motivazioni - sostanzialmente ideologiche - per cui il pathos risorgimentale del Giovagnoli, per noi così melodrammatico e manierato, riesce invece a parlare ancora al pubblico cinese di oggi.File | Dimensione | Formato | |
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