L’impiego dell’uranio compromette allo stesso tempo la salute umana e l’ambiente, sicché garantire un’adeguata tutela di quest’ultima costituisce la premessa indispensabile per proteggere e salvaguardare il benessere della nostra generazione e di quelle future. Durante i recenti conflitti bellici sono state utilizzate munizioni ad uranio impoverito che hanno finito per inquinare l’ambiente circostante, pertanto ci si interroga sulla possibilità di far valere una responsabilità per danni ambientali conseguenti all’impiego del materiale in questione. Il presente studio esamina dunque gli strumenti giuridici – per lo più di diritto internazionale - di cui oggi si dispone per poter far valere la responsabilità giuridica per danneggiamento dell’ecosistema in tempo di guerra. Accanto al profilo della responsabilità ambientale, l’impiego dell’uranio impoverito e l’incertezza scientifica che lo accompagna mettono a fuoco anche l’aspetto precauzionale della questione, suggerendo una rivisitazione della normativa giuridica applicabile in tempo di guerra affinché venga garantita la messa in atto di strumenti atti non solo a “curare” ma anche a “prevenire” il danno incerto.

La responsabilità per danno ambientale da attività bellica. Il “problema” dell’uranio impoverito

SARTORETTI, CLAUDIA
2012-01-01

Abstract

L’impiego dell’uranio compromette allo stesso tempo la salute umana e l’ambiente, sicché garantire un’adeguata tutela di quest’ultima costituisce la premessa indispensabile per proteggere e salvaguardare il benessere della nostra generazione e di quelle future. Durante i recenti conflitti bellici sono state utilizzate munizioni ad uranio impoverito che hanno finito per inquinare l’ambiente circostante, pertanto ci si interroga sulla possibilità di far valere una responsabilità per danni ambientali conseguenti all’impiego del materiale in questione. Il presente studio esamina dunque gli strumenti giuridici – per lo più di diritto internazionale - di cui oggi si dispone per poter far valere la responsabilità giuridica per danneggiamento dell’ecosistema in tempo di guerra. Accanto al profilo della responsabilità ambientale, l’impiego dell’uranio impoverito e l’incertezza scientifica che lo accompagna mettono a fuoco anche l’aspetto precauzionale della questione, suggerendo una rivisitazione della normativa giuridica applicabile in tempo di guerra affinché venga garantita la messa in atto di strumenti atti non solo a “curare” ma anche a “prevenire” il danno incerto.
2012
5
557
566
danno ambientale; uranio impoverito; conflitti armati; normativa comunitaria ed internazionale
C.Sartoretti
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