La Provincia quale ente locale intermedio ha, da sempre, costituito oggetto di un fecondo e fitto dibattito sia prima che dopo l’unificazione italiana. Lo studio si propone di analizzare le origini e l’evoluzione dell’ordinamento provinciale dal primo affacciarsi nello Stato unitario all’affermarsi del nuovo ordinamento repubblicano. L’A. passa poi a studiare le crisi di efficienza delle amministrazioni locali unitamente alle esigenze di riforma generale del potere locale sollecitate dall’avvento dell’ordinamento regionale con la conseguente ricerca di un livello “intermedio” tra regione e comune per l’esercizio di funzioni collettive (con l’analisi delle varie soluzioni prospettate). L’irta problematica ha portato, così, l’A. ad affrontare il problema della dimensione territoriale delle circoscrizioni provinciali onde approdare ad un esame attuale del nuovo e possibile ruolo delle provincie dopo le riforme legislative (Bassanini) e costituzionali (riforma del Titolo V) dei poteri locali. Lo studio è così venuto a verificare la posizione della provincia tra funzioni programmatorie e funzioni gestionali nel mutato quadro costituzionale delle autonomie locali. L’analisi non ha potuto non dedicare specifica attenzione al ruolo dell’ente provinciale soprattutto nelle aree metropolitane in relazione alle problematiche relative soprattutto ai servizi pubblici ed al governo del territorio. Chiudono il saggio alcune riflessioni conclusive sugli enti intermedi nel panorama di diritto comparato europeo.
La provincia dopo le riforme amministrative e costituzionali
CROSETTI, Alessandro
2009-01-01
Abstract
La Provincia quale ente locale intermedio ha, da sempre, costituito oggetto di un fecondo e fitto dibattito sia prima che dopo l’unificazione italiana. Lo studio si propone di analizzare le origini e l’evoluzione dell’ordinamento provinciale dal primo affacciarsi nello Stato unitario all’affermarsi del nuovo ordinamento repubblicano. L’A. passa poi a studiare le crisi di efficienza delle amministrazioni locali unitamente alle esigenze di riforma generale del potere locale sollecitate dall’avvento dell’ordinamento regionale con la conseguente ricerca di un livello “intermedio” tra regione e comune per l’esercizio di funzioni collettive (con l’analisi delle varie soluzioni prospettate). L’irta problematica ha portato, così, l’A. ad affrontare il problema della dimensione territoriale delle circoscrizioni provinciali onde approdare ad un esame attuale del nuovo e possibile ruolo delle provincie dopo le riforme legislative (Bassanini) e costituzionali (riforma del Titolo V) dei poteri locali. Lo studio è così venuto a verificare la posizione della provincia tra funzioni programmatorie e funzioni gestionali nel mutato quadro costituzionale delle autonomie locali. L’analisi non ha potuto non dedicare specifica attenzione al ruolo dell’ente provinciale soprattutto nelle aree metropolitane in relazione alle problematiche relative soprattutto ai servizi pubblici ed al governo del territorio. Chiudono il saggio alcune riflessioni conclusive sugli enti intermedi nel panorama di diritto comparato europeo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.