L’articolo tratta del conflitto di interessi dei titolari di cariche di governo nell’ordinamento italiano e muove dalla convinzione che per civilizzare la democrazia italiana il tema vada ricollocato al centro dell’attenzione politica e culturale. La questione – sostanzialmente irrisolta – degli interessi in conflitto (e della concentrazione di interessi) è inevitabilmente intrecciata con la pesante anomalia italiana, che da quasi venti anni altera l’equilibrio fra i poteri, le modalità della competizione politica e gli ordinari e fisiologici assetti della comunicazione e dell’informazione radiotelevisiva. Nello scritto si evidenziano i molti elementi di debolezza ed inadeguatezza della vigente legge sul conflitto di interessi e la sua distanza dai modelli paradigmatici stranieri, che possono ancora oggi rappresentare ottime fonti di ispirazione per quel legislatore che avesse i numeri (e la volontà) di affrontare il problema in termini più decisi. Sullo sfondo è tratteggiato il problematico conflitto fra denaro e politica: in una prospettiva più ampia va infatti ribadita l’esigenza di riportare il rapporto fra economia e democrazia da forme di subordinazione – della seconda alla prima – ad una fisiologica dialettica.
Conflitto d'interessi: un tema rimosso dall’agenda politica?
LONGO, Fabio;DI GIOVINE, Alfonso
2013-01-01
Abstract
L’articolo tratta del conflitto di interessi dei titolari di cariche di governo nell’ordinamento italiano e muove dalla convinzione che per civilizzare la democrazia italiana il tema vada ricollocato al centro dell’attenzione politica e culturale. La questione – sostanzialmente irrisolta – degli interessi in conflitto (e della concentrazione di interessi) è inevitabilmente intrecciata con la pesante anomalia italiana, che da quasi venti anni altera l’equilibrio fra i poteri, le modalità della competizione politica e gli ordinari e fisiologici assetti della comunicazione e dell’informazione radiotelevisiva. Nello scritto si evidenziano i molti elementi di debolezza ed inadeguatezza della vigente legge sul conflitto di interessi e la sua distanza dai modelli paradigmatici stranieri, che possono ancora oggi rappresentare ottime fonti di ispirazione per quel legislatore che avesse i numeri (e la volontà) di affrontare il problema in termini più decisi. Sullo sfondo è tratteggiato il problematico conflitto fra denaro e politica: in una prospettiva più ampia va infatti ribadita l’esigenza di riportare il rapporto fra economia e democrazia da forme di subordinazione – della seconda alla prima – ad una fisiologica dialettica.File | Dimensione | Formato | |
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