Nella discussione pubblica ricorre sempre più di frequente l’elogio del governante rapido ed efficiente, capace di svincolare le decisioni politiche dalla rigidità dei canali procedurali e delle architetture normative degli stati burocratici moderni. I sostenitori di questa visione insistono sulla necessità di decidere caso per caso per poter meglio governare la complessità del mondo presente. La spinta verso la progettazione e la costruzione di sistemi stabili, l’assunzione di decisioni concrete, l’appello a interpretazioni ragionevoli sono fra gli argomenti di coloro che propongono le più varie deroghe ai meccanismi tipici dello stato di diritto. Oggi, infatti, i richiami contro i rischi della rigidità delle norme sembrano godere di maggior favore rispetto alle preoccupazioni di chi ritiene che l’eccessiva libertà dei governanti sia la premessa di ogni abuso del potere. È un contrasto che attraversa l’intera storia del pensiero politico fin dall’opposizione classica fra il governo degli uomini, flessibile ed efficace, e il governo delle leggi, certo e garantista. Questo libro ricostruisce i molti argomenti critici contro l’arbitrio di un potere incostante e capriccioso che decide caso per caso e cerca di offrire un quadro categoriale utile per affrontare i problemi di un’età in cui sembra (temporaneamente?) assopita la millenaria storia della progettazione teorica e della costruzione pratica di argini al potere nelle sue diverse forme.
Decidere caso per caso. Figure del potere arbitrario
CUONO, MASSIMO
2013-01-01
Abstract
Nella discussione pubblica ricorre sempre più di frequente l’elogio del governante rapido ed efficiente, capace di svincolare le decisioni politiche dalla rigidità dei canali procedurali e delle architetture normative degli stati burocratici moderni. I sostenitori di questa visione insistono sulla necessità di decidere caso per caso per poter meglio governare la complessità del mondo presente. La spinta verso la progettazione e la costruzione di sistemi stabili, l’assunzione di decisioni concrete, l’appello a interpretazioni ragionevoli sono fra gli argomenti di coloro che propongono le più varie deroghe ai meccanismi tipici dello stato di diritto. Oggi, infatti, i richiami contro i rischi della rigidità delle norme sembrano godere di maggior favore rispetto alle preoccupazioni di chi ritiene che l’eccessiva libertà dei governanti sia la premessa di ogni abuso del potere. È un contrasto che attraversa l’intera storia del pensiero politico fin dall’opposizione classica fra il governo degli uomini, flessibile ed efficace, e il governo delle leggi, certo e garantista. Questo libro ricostruisce i molti argomenti critici contro l’arbitrio di un potere incostante e capriccioso che decide caso per caso e cerca di offrire un quadro categoriale utile per affrontare i problemi di un’età in cui sembra (temporaneamente?) assopita la millenaria storia della progettazione teorica e della costruzione pratica di argini al potere nelle sue diverse forme.File | Dimensione | Formato | |
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