Il completamento del processo di Patriation rispetto alla Corona britannica e l’approvazione della Carta dei diritti e delle libertà canadese, hanno rappresentato un momento di grave tensione tra Quebec e governo centrale, determinando una rottura politica ed istituzionale che ancora oggi appare di difficile ricomposizione. Le ragioni di tale rottura sono sicuramente sostanziali e riguardano il “cosa”. Non di meno, residua uno spazio per interrogarci sul “come”, sulla possibilità, cioè, che un contesto istituzionale diverso, in origine o quantomeno per attuazione successiva, avrebbe potuto dare impulso alla definizione di uno scenario differente di condivisione e di coinvolgimento dell’atto di rimpatrio costituzionale da parte di tutte le componenti sociali e federali del Canada. E sicuramente residua uno spazio per riflettere sulle azioni istituzionali e sulle strategie costituzionali che oggi potrebbero essere attivate al fine di ricucire quello strappo profondo che lacera il tessuto sociale canadese e rischia di indebolire progressivamente la federazione. Dopo aver analizzato quei fattori che paiono rendere incompatibile la Carta con la prospettiva federale quebecchese, particolare attenzione, dunque, è dedicata all’aspetto procedurale, individuando nel Senato il luogo da cui partire per riattivare quel dialogo istituzionale presupposto indispensabile per la legittimazione di un ordinamento.
Un Senato per le società distinte del Canada
MASTROMARINO, Anna
2013-01-01
Abstract
Il completamento del processo di Patriation rispetto alla Corona britannica e l’approvazione della Carta dei diritti e delle libertà canadese, hanno rappresentato un momento di grave tensione tra Quebec e governo centrale, determinando una rottura politica ed istituzionale che ancora oggi appare di difficile ricomposizione. Le ragioni di tale rottura sono sicuramente sostanziali e riguardano il “cosa”. Non di meno, residua uno spazio per interrogarci sul “come”, sulla possibilità, cioè, che un contesto istituzionale diverso, in origine o quantomeno per attuazione successiva, avrebbe potuto dare impulso alla definizione di uno scenario differente di condivisione e di coinvolgimento dell’atto di rimpatrio costituzionale da parte di tutte le componenti sociali e federali del Canada. E sicuramente residua uno spazio per riflettere sulle azioni istituzionali e sulle strategie costituzionali che oggi potrebbero essere attivate al fine di ricucire quello strappo profondo che lacera il tessuto sociale canadese e rischia di indebolire progressivamente la federazione. Dopo aver analizzato quei fattori che paiono rendere incompatibile la Carta con la prospettiva federale quebecchese, particolare attenzione, dunque, è dedicata all’aspetto procedurale, individuando nel Senato il luogo da cui partire per riattivare quel dialogo istituzionale presupposto indispensabile per la legittimazione di un ordinamento.File | Dimensione | Formato | |
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