Il saggio è dedicato alla descrizione del modello di attuazione dell’Appreciative Inquiry, denominato «4-D Cicle», costituito da un ciclo di quattro fasi nelle quali si alternano Discovery, Dream, Design e Destiny, che si susseguono in una spirale continua in cui l’ultima fase rilancia la prima e così via. In questo modo viene messo a disposizione uno schema che dà origine ad un processo che continua incessantemente ad adeguarsi alle nuove conoscenze individuate sulla situazione nella quale si opera. Vengono esposte, inoltre, possibili modalità di implementazione nella scuola, in particolare per favorire una più efficace integrazione degli alunni con disabilità, difficoltà e svantaggi nelle classi comuni. Vengono formulate ipotesi di attività, possibili esercitazioni e modalità di attuazione in modo che, la partecipazione di alunni con disabilità, difficoltà e svantaggi si manifesti, effettivamente, non come una deviazione dalla norma, ma come una condivisione di interventi caratterizzati dalle peculiarità di ciascun allievo, al pari di tutti gli altri. In questo modo si può rinnovare l’integrazione senza rinnegare decenni di impegno e di esperienza della scuola italiana.

Per una didattica che apprezzi e valorizzi le qualità di ciascuno. Appreciative Inquiry come strumento di integrazione degli alunni con disabilità nella scuola

MARTINELLI, Mario
2013-01-01

Abstract

Il saggio è dedicato alla descrizione del modello di attuazione dell’Appreciative Inquiry, denominato «4-D Cicle», costituito da un ciclo di quattro fasi nelle quali si alternano Discovery, Dream, Design e Destiny, che si susseguono in una spirale continua in cui l’ultima fase rilancia la prima e così via. In questo modo viene messo a disposizione uno schema che dà origine ad un processo che continua incessantemente ad adeguarsi alle nuove conoscenze individuate sulla situazione nella quale si opera. Vengono esposte, inoltre, possibili modalità di implementazione nella scuola, in particolare per favorire una più efficace integrazione degli alunni con disabilità, difficoltà e svantaggi nelle classi comuni. Vengono formulate ipotesi di attività, possibili esercitazioni e modalità di attuazione in modo che, la partecipazione di alunni con disabilità, difficoltà e svantaggi si manifesti, effettivamente, non come una deviazione dalla norma, ma come una condivisione di interventi caratterizzati dalle peculiarità di ciascun allievo, al pari di tutti gli altri. In questo modo si può rinnovare l’integrazione senza rinnegare decenni di impegno e di esperienza della scuola italiana.
2013
4
NUOVA SECONDARIA RICERCA
32
49
http://www.edu.lascuola.it/riviste/NS/NsRicerca/13-14/04/04_03AppreciativeInquiry2.pdf
Didattica speciale, integrazione, Appreciative Inquiry nella scuola, partecipazione, cooperazione, personalizzazione didattica
Mario Martinelli
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