Quando e Perché: lo spirito educativo di Pierre De Coubertin, fonda lo sport come vettore ideale per la promozione sociale universale. Quando nel secondo dopoguerra le tensioni ancora vive fra super potenze rischiavano di alterare lo spirito dei Giochi Olimpici, l’egiziano Mohamed Taher Pasha, sulla base degli antichi giochi egizi e dei giochi panellenici d'epoca classica, propose di realizzare un nuovo evento sportivo: i Giochi del Mediterraneo. Cosa e dove: I Giochi del Mediterraneo sono l’incontro di una super identità, costituiscono un evento agonistico alto, ma sereno, che non prevede quel “momento chiave” presente ai Giochi Olimpici. Si svolgono ciclicamente nei Paesi del Mediterraneo. Conclusioni: Il “Villaggio Olimpico” e le “Case” di rappresentanza dei diversi Stati partecipanti, i volontari, l’ambiente gioioso, contribuiscono agli incontri e al dialogo interculturale, ma si tratta di valori aggiunti di elementi ignoti e non statisticamente quantificabili. Gli attuali problemi di carattere economico e politico che contraddistinguono il nostro periodo storico, non contribuiscono a creare quel senso d’appartenenza al contesto geografico comune: il Mediterraneo. Le tecnologie informatiche aiutano a mantenere un rapporto virtuale fra gli atleti più giovani. Andrebbe in seguito monitorato se questi contatti si consolideranno in modo costruttivo, se il link rimane virtuale o diventerà reale. È comunque un fatto indiscutibile che la volontà di riunire le popolazioni mediterranee all’unisono in un contesto sportivo sereno, è un fenomeno positivo che deve ancora crescere storicamente per produrre gli effetti di tutti i suoi contenuti educativi e socioculturali, al momento conseguiti solo in parte.
Una bandiera a tre anelli per i Giochi del Mediterraneo: significato e valori interculturali ieri/oggi.
FRECCERO, Renata
2014-01-01
Abstract
Quando e Perché: lo spirito educativo di Pierre De Coubertin, fonda lo sport come vettore ideale per la promozione sociale universale. Quando nel secondo dopoguerra le tensioni ancora vive fra super potenze rischiavano di alterare lo spirito dei Giochi Olimpici, l’egiziano Mohamed Taher Pasha, sulla base degli antichi giochi egizi e dei giochi panellenici d'epoca classica, propose di realizzare un nuovo evento sportivo: i Giochi del Mediterraneo. Cosa e dove: I Giochi del Mediterraneo sono l’incontro di una super identità, costituiscono un evento agonistico alto, ma sereno, che non prevede quel “momento chiave” presente ai Giochi Olimpici. Si svolgono ciclicamente nei Paesi del Mediterraneo. Conclusioni: Il “Villaggio Olimpico” e le “Case” di rappresentanza dei diversi Stati partecipanti, i volontari, l’ambiente gioioso, contribuiscono agli incontri e al dialogo interculturale, ma si tratta di valori aggiunti di elementi ignoti e non statisticamente quantificabili. Gli attuali problemi di carattere economico e politico che contraddistinguono il nostro periodo storico, non contribuiscono a creare quel senso d’appartenenza al contesto geografico comune: il Mediterraneo. Le tecnologie informatiche aiutano a mantenere un rapporto virtuale fra gli atleti più giovani. Andrebbe in seguito monitorato se questi contatti si consolideranno in modo costruttivo, se il link rimane virtuale o diventerà reale. È comunque un fatto indiscutibile che la volontà di riunire le popolazioni mediterranee all’unisono in un contesto sportivo sereno, è un fenomeno positivo che deve ancora crescere storicamente per produrre gli effetti di tutti i suoi contenuti educativi e socioculturali, al momento conseguiti solo in parte.File | Dimensione | Formato | |
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