L’intervista a Jayson Lusk pubblicata su questo numero di Animal Studies, che ho letto con molto interesse, solleva un gran numero di problemi filosofici – non solo in relazione all’economia, ma di natura morale e, vorrei dire, politica. Una prima considerazione generale, giacché dopo procederò per punti analitici sulle domande che ritengo essere adatte per una risposta. Ci sono due possibilità quando si lavora entro un paradigma di ricerca che cerchiamo di connettere, seppur timidamente, agli Animal Studies. Prendiamo, appunto, il caso dell’economia (o, più in generale, degli strumenti utilitaristici di cui fa spesso uso). (1) Potremmo rifiutare gli assunti stessi del paradigma, rifugiandoci dietro un’accusa di antropocentrismo, utilizzando dunque strumenti esterni al paradigma in questione per confutarne gli enunciati che compongono la teoria; (2) lavorare all’interno del paradigma, scendere a patti con gli strumenti teorici che utilizza, e cercare di mostrare la non consistenza delle credenze che dovremmo avere, a proposito della teoria che stiamo analizzando, senza forzare dall’esterno il modello di riferimento. Seppur (1) è strategia più semplice e, prima facie, più gratificante perché consente di “accusare” un paradigma dal di fuori credo che, da una prospettiva epistemologica, tale metodologia non serva a nulla. Per inciso – la strategia (1) è la più diffusa entro le ricerche che riguardano gli Animal Studies non solo presso filosofie di matrice più marcatamente continentale, ammesso che questa divisione abbia ancora senso, ma anche entro prospettive di derivazione analitica. Ciò che dobbiamo cercare di dimostrare, invece, se davvero vogliamo mettere in crisi e ridiscutere paradigmi che riteniamo impropri dinnanzi alla sfida degli Animal Studies, è utilizzare la strategia (2) attraverso un tentativo volto a evidenziare che, internamente, alcuni aspetti teorici sarebbero, se non da rivoluzionare, quantomeno da riformare in modo strutturale.

Una risposta a Jayson Lusk e B. Norwood

CAFFO, LEONARDO
2014-01-01

Abstract

L’intervista a Jayson Lusk pubblicata su questo numero di Animal Studies, che ho letto con molto interesse, solleva un gran numero di problemi filosofici – non solo in relazione all’economia, ma di natura morale e, vorrei dire, politica. Una prima considerazione generale, giacché dopo procederò per punti analitici sulle domande che ritengo essere adatte per una risposta. Ci sono due possibilità quando si lavora entro un paradigma di ricerca che cerchiamo di connettere, seppur timidamente, agli Animal Studies. Prendiamo, appunto, il caso dell’economia (o, più in generale, degli strumenti utilitaristici di cui fa spesso uso). (1) Potremmo rifiutare gli assunti stessi del paradigma, rifugiandoci dietro un’accusa di antropocentrismo, utilizzando dunque strumenti esterni al paradigma in questione per confutarne gli enunciati che compongono la teoria; (2) lavorare all’interno del paradigma, scendere a patti con gli strumenti teorici che utilizza, e cercare di mostrare la non consistenza delle credenze che dovremmo avere, a proposito della teoria che stiamo analizzando, senza forzare dall’esterno il modello di riferimento. Seppur (1) è strategia più semplice e, prima facie, più gratificante perché consente di “accusare” un paradigma dal di fuori credo che, da una prospettiva epistemologica, tale metodologia non serva a nulla. Per inciso – la strategia (1) è la più diffusa entro le ricerche che riguardano gli Animal Studies non solo presso filosofie di matrice più marcatamente continentale, ammesso che questa divisione abbia ancora senso, ma anche entro prospettive di derivazione analitica. Ciò che dobbiamo cercare di dimostrare, invece, se davvero vogliamo mettere in crisi e ridiscutere paradigmi che riteniamo impropri dinnanzi alla sfida degli Animal Studies, è utilizzare la strategia (2) attraverso un tentativo volto a evidenziare che, internamente, alcuni aspetti teorici sarebbero, se non da rivoluzionare, quantomeno da riformare in modo strutturale.
2014
6
65
70
http://www.novalogos.it/prod.php?id=56
teoria dei giochi; Jayson Lusk; Animal Studies; utilitarismo; filosofia dell'economia
Leonardo Caffo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/143416
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