La monografia Modelli nel Diritto Penale. Filogenesi del Linguaggio penalistico, la cui seconda edizione è stata pubblicata da Giappichelli, Torino, nel 2014, ha per oggetto principale l’evoluzione filogenetica del linguaggio penalistico e la ricostruzione storico-sistematica del rapporto fra l’universo penalistico tedesco ed italiano. Nella sua presentazione del volume, scrive Rodolfo Sacco: «….cos’è quest’opera? E’ una rivisitazione coerente, in chiave storicocomparatistica, di tutta la logica che presiede ai problemi chiave del diritto penale. In essa occupa il centro dell’analisi la discesa in Italia del pensiero tedesco. E le sue dimensioni si estendono fino a costituire una tipologia generale (e sistematica, ça va sans dire!) delle vicende delle varie “costruzioni” (come si diceva), o modelli. L’opera impressiona per la cultura, per l’informazione estesissima, per la padronanza dei temi e per la capacità di smascherare – di cui fa le spese il pensiero giuridico italiano» Muovendo da un approccio metodologico inteso a scindere le concezioni generali dalle particelle elementari e a separare le proposizioni declamatorie dalle regole operazionali, il lavoro viene a riconoscere, nella pluralità di fenotipi, la sostanziale unità di alcuni fondamentali genotipi, ad individuare i modelli occulti stratificati nel palinsesto della letteratura penalistica e a smascherare i modelli mentitori, attribuendo la responsabilità dei criptotipi e dei modelli mendaci alla competizione (e talora al conflitto) dei macroformanti di un sistema. Esito principale della ricerca è l’enunciazione di una legge di diffusione dei modelli che, discostandosi dalla più ampia constatazione del carattere abitualmente teleologico (in senso hayekiano) delle dinamiche del diffusionismo, rileva alcune costanti nella penetrazione dei fenotipi tedeschi nell’ordinamento italiano. Precisamente, al consolidamento di alcuni prestiti nella componente legale del sistema italiano segue -con frequenza non indifferente- la reinterpretazione sapienziale della legge alla luce di prodotti teoretici tedeschi più recenti (cioè provenienti dalla stessa fonte storica, che assurge a formante indiretto del sistema italiano), fenomeno che genera fusioni e metamorfosi di modelli e, più ampiamente, una ibridazione che -non sempre oggetto di consapevolezza- risulta spesso foriera di fraintendimento e di errore.

Modelli nel diritto penale. Filogenesi del linguaggio penalistico

LICCI, Giorgio
2014-01-01

Abstract

La monografia Modelli nel Diritto Penale. Filogenesi del Linguaggio penalistico, la cui seconda edizione è stata pubblicata da Giappichelli, Torino, nel 2014, ha per oggetto principale l’evoluzione filogenetica del linguaggio penalistico e la ricostruzione storico-sistematica del rapporto fra l’universo penalistico tedesco ed italiano. Nella sua presentazione del volume, scrive Rodolfo Sacco: «….cos’è quest’opera? E’ una rivisitazione coerente, in chiave storicocomparatistica, di tutta la logica che presiede ai problemi chiave del diritto penale. In essa occupa il centro dell’analisi la discesa in Italia del pensiero tedesco. E le sue dimensioni si estendono fino a costituire una tipologia generale (e sistematica, ça va sans dire!) delle vicende delle varie “costruzioni” (come si diceva), o modelli. L’opera impressiona per la cultura, per l’informazione estesissima, per la padronanza dei temi e per la capacità di smascherare – di cui fa le spese il pensiero giuridico italiano» Muovendo da un approccio metodologico inteso a scindere le concezioni generali dalle particelle elementari e a separare le proposizioni declamatorie dalle regole operazionali, il lavoro viene a riconoscere, nella pluralità di fenotipi, la sostanziale unità di alcuni fondamentali genotipi, ad individuare i modelli occulti stratificati nel palinsesto della letteratura penalistica e a smascherare i modelli mentitori, attribuendo la responsabilità dei criptotipi e dei modelli mendaci alla competizione (e talora al conflitto) dei macroformanti di un sistema. Esito principale della ricerca è l’enunciazione di una legge di diffusione dei modelli che, discostandosi dalla più ampia constatazione del carattere abitualmente teleologico (in senso hayekiano) delle dinamiche del diffusionismo, rileva alcune costanti nella penetrazione dei fenotipi tedeschi nell’ordinamento italiano. Precisamente, al consolidamento di alcuni prestiti nella componente legale del sistema italiano segue -con frequenza non indifferente- la reinterpretazione sapienziale della legge alla luce di prodotti teoretici tedeschi più recenti (cioè provenienti dalla stessa fonte storica, che assurge a formante indiretto del sistema italiano), fenomeno che genera fusioni e metamorfosi di modelli e, più ampiamente, una ibridazione che -non sempre oggetto di consapevolezza- risulta spesso foriera di fraintendimento e di errore.
2014
Casa Editrice Giappichelli
3
469
9788834847312
Modelli; Diffusionismo; Semantica giuridica; genotipi; fenotipi; criptotipi; Formanti
G. LICCI
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