Il lavoro si compone di numerosi saggi che indagano la musica del carnevale di Ivrea in tutti i suoi aspetti: dalla ricerca storica sugli strumenti musicali adottati, sulla costituzione di formazioni e repertori della musica militare in Europa dal XV al XVIII secolo, all’indagine rivolta ai documenti di archivio sulla festa, le sue vicende e i diversi volti che essa ha assunto nei secoli; dalla descrizione antropologica dei suoni del carnevale capaci di cementare l’ethos di una comunità costruito sull’adesione alla festa, all’analisi etnomusicologica sul campo e “in vitro” dell’intero repertorio, delle tecniche esecutive, della struttura e delle funzioni della musica prodotta dalla formazione tradizionale dei Pifferi e Tamburi. Ne risulta un modo nuovo e originale di intendere il carnevale, per interpretare i carnevali in generale. Un grande e complesso carnevale urbano come quello di Ivrea, infatti, è stato sempre considerato a partire da almeno due prospettive, da un lato quella che intende valorizzarne l’ambiguo valore “storico”, sospeso tra antico e moderno, come grande spettacolo della storia, e dall’altro quella che lo vede come espressione dell’orgoglio civico e del coraggio giovanile. In entrambe è assente l’attenzione alla musica e ai suoni. Il libro per la prima volta assume il mondo dei suoni non solo come mero elemento di corredo della festa, ma come punto di partenza per interpretarne la complessità, che è pienamente rispecchiata ed esaltata dal “frame” sonoro; si disvelano così le dinamiche culturali più profonde della festa, fino a comprendere in modo nuovo gli stessi aspetti dell’ansia di storicità dell’intero apparato e quelli di ostentazione della forza e della lealtà della “battaglia”: la ricerca dimostra come la musica dei Pifferi e Tamburi, all’interno del più vasto paesaggio sonoro del carnevale, sia in grado di agire da incomparabile grimaldello ermeneutico e da interpretante dei meccanismi della memoria, della tensione libertaria e della straordinaria capacità di rigenerarsi e di assorbire sempre nuove forme aggregative e simboliche. In equilibrio dinamico tra descrizione e narrazione, analisi e interpretazione, condivisione emotiva e rigorosa filologia, la speciale attenzione alla musica svela i meccanismi profondi di un apparato rituale unico al mondo.

Chi suona e come suona. L'apprendimento. Le tecniche esecutive dei Pifferi e Tamburi di Ivrea

GUIZZI, Febo
2006-01-01

Abstract

Il lavoro si compone di numerosi saggi che indagano la musica del carnevale di Ivrea in tutti i suoi aspetti: dalla ricerca storica sugli strumenti musicali adottati, sulla costituzione di formazioni e repertori della musica militare in Europa dal XV al XVIII secolo, all’indagine rivolta ai documenti di archivio sulla festa, le sue vicende e i diversi volti che essa ha assunto nei secoli; dalla descrizione antropologica dei suoni del carnevale capaci di cementare l’ethos di una comunità costruito sull’adesione alla festa, all’analisi etnomusicologica sul campo e “in vitro” dell’intero repertorio, delle tecniche esecutive, della struttura e delle funzioni della musica prodotta dalla formazione tradizionale dei Pifferi e Tamburi. Ne risulta un modo nuovo e originale di intendere il carnevale, per interpretare i carnevali in generale. Un grande e complesso carnevale urbano come quello di Ivrea, infatti, è stato sempre considerato a partire da almeno due prospettive, da un lato quella che intende valorizzarne l’ambiguo valore “storico”, sospeso tra antico e moderno, come grande spettacolo della storia, e dall’altro quella che lo vede come espressione dell’orgoglio civico e del coraggio giovanile. In entrambe è assente l’attenzione alla musica e ai suoni. Il libro per la prima volta assume il mondo dei suoni non solo come mero elemento di corredo della festa, ma come punto di partenza per interpretarne la complessità, che è pienamente rispecchiata ed esaltata dal “frame” sonoro; si disvelano così le dinamiche culturali più profonde della festa, fino a comprendere in modo nuovo gli stessi aspetti dell’ansia di storicità dell’intero apparato e quelli di ostentazione della forza e della lealtà della “battaglia”: la ricerca dimostra come la musica dei Pifferi e Tamburi, all’interno del più vasto paesaggio sonoro del carnevale, sia in grado di agire da incomparabile grimaldello ermeneutico e da interpretante dei meccanismi della memoria, della tensione libertaria e della straordinaria capacità di rigenerarsi e di assorbire sempre nuove forme aggregative e simboliche. In equilibrio dinamico tra descrizione e narrazione, analisi e interpretazione, condivisione emotiva e rigorosa filologia, la speciale attenzione alla musica svela i meccanismi profondi di un apparato rituale unico al mondo.
2006
Pifferi e tamburi. Musiche e suoni del Carnevale di Ivrea
LIM Libreria Musicale Italiana
256
288
9788870964462
Carnevale; Musica; Paesaggio sonoro; Antropologia della musica; Antropologia della festa; Pifferi; Tamburi; Organologia; Ivrea
Febo Guizzi
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