La legge di conversione del decreto “D’Alia” ridisegna parzialmente la disciplina sul reclutamento del personale pubblico già prevista dal decreto legge confermandone il carattere di intervento sorretto da motivazioni anzitutto di “politica occupazionale”. Se la disciplina dei concorsi unici nazionali sembra completare un intervento di razionalizzazione del reclutamento nelle amministrazioni statali già avviato da altri recenti interventi, le norme sulle stabilizzazioni paiono in evidente contrasto con i principi costituzionali in tema di accesso al pubblico impiego (artt. 51, c. 2 e 97, c. 4, Cost.). La mancata conversione delle previsioni sulla mobilità del personale delle società controllate segna invece la rinuncia a un coraggioso tentativo di riorganizzazione.
La conversione del « decreto D’Alia » e la riforma del reclutamento dei pubblici dipendenti
GAGLIARDI, Barbara Sara Alessandra
2014-01-01
Abstract
La legge di conversione del decreto “D’Alia” ridisegna parzialmente la disciplina sul reclutamento del personale pubblico già prevista dal decreto legge confermandone il carattere di intervento sorretto da motivazioni anzitutto di “politica occupazionale”. Se la disciplina dei concorsi unici nazionali sembra completare un intervento di razionalizzazione del reclutamento nelle amministrazioni statali già avviato da altri recenti interventi, le norme sulle stabilizzazioni paiono in evidente contrasto con i principi costituzionali in tema di accesso al pubblico impiego (artt. 51, c. 2 e 97, c. 4, Cost.). La mancata conversione delle previsioni sulla mobilità del personale delle società controllate segna invece la rinuncia a un coraggioso tentativo di riorganizzazione.File | Dimensione | Formato | |
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