Il contributo analizza gli apparati funebri allestiti a Milano tra il 1559 e il 1621 per sovrani spagnoli. Nello specifico viene esaminato come, superato il modello di Carlo V, la città lombarda si avvia ad elaborare nuove tipologie di apparati che hanno nella struttura predisposta da Pellegrino Tibaldi per la regina di Spagna Anna d'Austria nel 1581 l'esempio più efficace sia sul piano architettonico sia figurativo e simbolico. Dopo il passaggio segnato dall'apparato ideato da Gabrio Busca per Filippo II, la formula celebrativa elaborata dalla Compagnia di Gesù imporrà un modello sempre più incentrato sulla elaborazione retorica di parola e immagine.
Architectures éphémères pour les funérailles espagnoles dans l'État de Milan, 1559-1611
VARALLO, Franca
2013-01-01
Abstract
Il contributo analizza gli apparati funebri allestiti a Milano tra il 1559 e il 1621 per sovrani spagnoli. Nello specifico viene esaminato come, superato il modello di Carlo V, la città lombarda si avvia ad elaborare nuove tipologie di apparati che hanno nella struttura predisposta da Pellegrino Tibaldi per la regina di Spagna Anna d'Austria nel 1581 l'esempio più efficace sia sul piano architettonico sia figurativo e simbolico. Dopo il passaggio segnato dall'apparato ideato da Gabrio Busca per Filippo II, la formula celebrativa elaborata dalla Compagnia di Gesù imporrà un modello sempre più incentrato sulla elaborazione retorica di parola e immagine.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.