I trattamenti disponibili per la malattia di Crohn comprendono glucocorticoidi, farmaci immunosoppressori (ad es., azatioprina, mercaptopurina e metotrexato) e antagonisti del Tumor Necrosis Factor (TNF). Molti pazienti, tuttavia, non rispondono alla terapia e i trattamenti sono gravati da importanti effetti tossici. Il vedolizumab è un anticorpo monoclonale IgG1 umanizzato anti-integrina α4β7 che modula il trafficking dei linfociti nel tubo digerente. I risultati dei trial di Fase 2 suggeriscono che esso possa esercitare effetti benefici in pazienti con malattie infiammatorie dell’intestino. Scopo dello studio, di Fase 3, randomizzato a gruppi paralleli, in doppio cieco e contro placebo, è stato valutare gli effetti del vedolizumab come terapia d’induzione e di mantenimento per i pazienti con malattia di Crohn moderatamente/severamente attiva.
Il vedolizumab come terapia d’induzione e di mantenimento della malattia di Crohn
MIGLIO, Gianluca
2013-01-01
Abstract
I trattamenti disponibili per la malattia di Crohn comprendono glucocorticoidi, farmaci immunosoppressori (ad es., azatioprina, mercaptopurina e metotrexato) e antagonisti del Tumor Necrosis Factor (TNF). Molti pazienti, tuttavia, non rispondono alla terapia e i trattamenti sono gravati da importanti effetti tossici. Il vedolizumab è un anticorpo monoclonale IgG1 umanizzato anti-integrina α4β7 che modula il trafficking dei linfociti nel tubo digerente. I risultati dei trial di Fase 2 suggeriscono che esso possa esercitare effetti benefici in pazienti con malattie infiammatorie dell’intestino. Scopo dello studio, di Fase 3, randomizzato a gruppi paralleli, in doppio cieco e contro placebo, è stato valutare gli effetti del vedolizumab come terapia d’induzione e di mantenimento per i pazienti con malattia di Crohn moderatamente/severamente attiva.File | Dimensione | Formato | |
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