Il saggio si propone di analizzare i rapporti tra letteratura ed economia non sul piano tematico, ma a partire dallo sviluppo dei concetti di scelta e di desiderio, che vengono attivati e assorbiti dalla logica pervasiva del capitalismo già a partire dalla prima età moderna (Polanyi). Entrambi questi concetti, già al centro delle strategie del mercantilismo, saranno alla base del pensiero economico di Pareto e della moderna teoria dei giochi, che trova applicazione anche in altri campi, dalla psicologia alla sociologia all’etica. Basandosi su queste premesse, il saggio analizza i principali meccanismi dell’intreccio della Mandragola di Machiavelli, al fine di dimostrare come l’autore avesse perfettamente intuito i principali motori della razionalità economica moderna trasferendoli sul piano scenico attraverso i desideri e le scelte dei suoi personaggi. La trovata della mandragola rappresenta qui il medium vincente per attuare simbolicamente quello che possiamo chiamare, in termini economici ovviamente anacronistici, un equilibrio di Nash: tutti i personaggi – nessuno escluso – raggiungono un guadagno (pay-off), all’interno di una rappresentazione paradossale del matrimonio che si celebra attraverso la sua negazione, ovvero con il tradimento (e dunque con la messa in scena di dinamiche e rapporti di forza che complicano, ridiscutono e ridisegnano le condizioni iniziali di stabilità). The essay aims at analyzing the relationships between literature and economy in Machiavelli’s Mandragola, focusing not simply on the thematic level, but specifically on the concepts of choice and desire as conceived by the logic of the first capitalism. Both these concepts will later support the economic thought of Paretus and the modern theory of games as well, this latter applying to various fields such as psychology, sociology, ethics etc. Starting from these premises, this contribution will try to demonstrate how Machiavelli’s Mandragola plotted the notions of choice and desire as the principal strengths of modern economic rationality. The narrative expedient of the mandragola, indeed, represents the winning means of reaching what we may call, though anachronistically, a Nash equilibrium: every character, without exception, obtains his pay-off. This equilibrium concerns marriage, but at the same time is achieved through marriage’s negation (that is through the betrayal), thus implying the representation of dynamics and power relations which complicate, discuss and reallocate the initial conditions of stability.

L’economia insegna a scegliere”. Matrimonio e tradimento come metafora economica da Machiavelli a Lloyd Roth e Alvin Shapley

LOMBARDI, Chiara
2014-01-01

Abstract

Il saggio si propone di analizzare i rapporti tra letteratura ed economia non sul piano tematico, ma a partire dallo sviluppo dei concetti di scelta e di desiderio, che vengono attivati e assorbiti dalla logica pervasiva del capitalismo già a partire dalla prima età moderna (Polanyi). Entrambi questi concetti, già al centro delle strategie del mercantilismo, saranno alla base del pensiero economico di Pareto e della moderna teoria dei giochi, che trova applicazione anche in altri campi, dalla psicologia alla sociologia all’etica. Basandosi su queste premesse, il saggio analizza i principali meccanismi dell’intreccio della Mandragola di Machiavelli, al fine di dimostrare come l’autore avesse perfettamente intuito i principali motori della razionalità economica moderna trasferendoli sul piano scenico attraverso i desideri e le scelte dei suoi personaggi. La trovata della mandragola rappresenta qui il medium vincente per attuare simbolicamente quello che possiamo chiamare, in termini economici ovviamente anacronistici, un equilibrio di Nash: tutti i personaggi – nessuno escluso – raggiungono un guadagno (pay-off), all’interno di una rappresentazione paradossale del matrimonio che si celebra attraverso la sua negazione, ovvero con il tradimento (e dunque con la messa in scena di dinamiche e rapporti di forza che complicano, ridiscutono e ridisegnano le condizioni iniziali di stabilità). The essay aims at analyzing the relationships between literature and economy in Machiavelli’s Mandragola, focusing not simply on the thematic level, but specifically on the concepts of choice and desire as conceived by the logic of the first capitalism. Both these concepts will later support the economic thought of Paretus and the modern theory of games as well, this latter applying to various fields such as psychology, sociology, ethics etc. Starting from these premises, this contribution will try to demonstrate how Machiavelli’s Mandragola plotted the notions of choice and desire as the principal strengths of modern economic rationality. The narrative expedient of the mandragola, indeed, represents the winning means of reaching what we may call, though anachronistically, a Nash equilibrium: every character, without exception, obtains his pay-off. This equilibrium concerns marriage, but at the same time is achieved through marriage’s negation (that is through the betrayal), thus implying the representation of dynamics and power relations which complicate, discuss and reallocate the initial conditions of stability.
2014
4 (2014)
45
54
http://www.ojs.unito.it/index.php/COSMO/index
critica letteraria; teoria dei giochi; Niccolò Machiavelli
Chiara Lombardi
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