L'articolo esamina i limiti posti dalle norme di diritto internazionale e di diritto dell’Unione europea in materia di tutela dei diritti sociali alla capacità degli Stati di adottare misure regressive a fronte di una contrazione delle risorse a loro disposizione. In particolare, l’analisi si sofferma sulla possibilità di individuare un nucleo minimo di obblighi che gli Stati so-no tenuti a rispettare in ogni circostanza, non potendo, quindi, utilmente invocare la riduzione delle risorse disponibili per giustificare eventuali deroghe. Il lavoro si concentra dapprima sulla prassi degli organi internazionali di controllo, quale il Comitato sui diritti economici, sociali e culturali delle Nazioni Unite (CESCR), che hanno fatto esplicito riferimento alla necessità che le misure regressive rispettino il contenuto minimo dei diritti sociali. Successivamente, l’analisi prende in considerazione le critiche che sono state mosse verso tale approccio e le soluzioni che sono state proposte in alternativa. Pur senza disconoscere la loro parziale fondatezza, l’articolo mira ad offrire una risposta a tali critiche, dimostrando la necessità di individuare di un limite forte al processo di continua erosione dei diritti sociali da parte di misure regressive ispirate ad una logica di austerità ormai endemica. Social rights have been badly hit by the crisis and, even more, by the measures adopted to cope with it. Reduction of social spending has been one of the key items of the austerity programmes devised to counter the crisis, especially in Europe. This step should have contributed to make public finances more sustainable and, thus, to help national economies out of the quagmire. Conversely, it has contributed much to turn a financial and, then, economic crisis into a social one, by making poverty rates soar and social inequalities re-emerge. Moving from this factual scenario, the article analyses the limits posed by international and EU social rights law on States’ capacity to adopt retrogressive measures to cope with resource constraints. In particular, the analysis focuses on the possibility to consider the respect for so-cial rights’ minimum core as a condition for the adoption of such measures. The analysis first shows that the practice of international and supranational bodies is giving increasing recognition to this ele-ment, especially in evaluating recent anti-crisis measures. Secondly, it takes into consideration the cri-tiques that have been levelled against the recourse to the minimum core as a limit to States’ capacity to adopt retrogressive measures with regard to the protection of social rights in times of crisis. Lastly, the article proposes a response to these arguments, by showing the need to rely upon the safeguard social rights’ minimum content as an element to preserve the very raison d’être of these rights.

Riduzione delle risorse disponibili e abbassamento dei livelli di tutela dei diritti sociali: il rispetto del nucleo minimo quale limite all’adozione di misure regressive

COSTAMAGNA, Francesco
2014-01-01

Abstract

L'articolo esamina i limiti posti dalle norme di diritto internazionale e di diritto dell’Unione europea in materia di tutela dei diritti sociali alla capacità degli Stati di adottare misure regressive a fronte di una contrazione delle risorse a loro disposizione. In particolare, l’analisi si sofferma sulla possibilità di individuare un nucleo minimo di obblighi che gli Stati so-no tenuti a rispettare in ogni circostanza, non potendo, quindi, utilmente invocare la riduzione delle risorse disponibili per giustificare eventuali deroghe. Il lavoro si concentra dapprima sulla prassi degli organi internazionali di controllo, quale il Comitato sui diritti economici, sociali e culturali delle Nazioni Unite (CESCR), che hanno fatto esplicito riferimento alla necessità che le misure regressive rispettino il contenuto minimo dei diritti sociali. Successivamente, l’analisi prende in considerazione le critiche che sono state mosse verso tale approccio e le soluzioni che sono state proposte in alternativa. Pur senza disconoscere la loro parziale fondatezza, l’articolo mira ad offrire una risposta a tali critiche, dimostrando la necessità di individuare di un limite forte al processo di continua erosione dei diritti sociali da parte di misure regressive ispirate ad una logica di austerità ormai endemica. Social rights have been badly hit by the crisis and, even more, by the measures adopted to cope with it. Reduction of social spending has been one of the key items of the austerity programmes devised to counter the crisis, especially in Europe. This step should have contributed to make public finances more sustainable and, thus, to help national economies out of the quagmire. Conversely, it has contributed much to turn a financial and, then, economic crisis into a social one, by making poverty rates soar and social inequalities re-emerge. Moving from this factual scenario, the article analyses the limits posed by international and EU social rights law on States’ capacity to adopt retrogressive measures to cope with resource constraints. In particular, the analysis focuses on the possibility to consider the respect for so-cial rights’ minimum core as a condition for the adoption of such measures. The analysis first shows that the practice of international and supranational bodies is giving increasing recognition to this ele-ment, especially in evaluating recent anti-crisis measures. Secondly, it takes into consideration the cri-tiques that have been levelled against the recourse to the minimum core as a limit to States’ capacity to adopt retrogressive measures with regard to the protection of social rights in times of crisis. Lastly, the article proposes a response to these arguments, by showing the need to rely upon the safeguard social rights’ minimum content as an element to preserve the very raison d’être of these rights.
2014
8
2
371
388
https://www.mulino.it/riviste/issn/1971-7105
diritti sociali; risorse disponibili; nucleo minimo; crisi; misure regressive. Social rights; available resources; minimum core; balancing; crisis; retrogressive measures
F. Costamagna
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