Lo studio concerne l'uso del termine "kanòn" = "regula" nei frammenti del commentario al Codex Iustinianus da parte di un professore di Berito dei primi anni successivi alla Compilazione giustinianea. L'inventario di tale uso mostra che la denominazione non è riservata a regole tradizionali attestate negli scritti dei giuristi romani, ma indica pure singole frasi di costituzioni imperiali, oppure formulazioni che sulla base di queste ultime redige il giurista stesso. Questi infatti esprime spesso con parole proprie, a volte più precise tecnicamente, il contenuto di una costituzione. Dal punto di vista strutturale, il giurista qualifica alcune regole come "universali" o "generali", intendendo con ciò dire che possono essere applicate a fattispecie differenti; in questa prospettiva mostra però talvolta cautela, per evitare interpretazioni troppo estensive o troppo restrittive; altre volte gli pare necessario prendere atto che la regola va intesa con una serie più o meno ampia di precisazioni o di eccezioni, fino ai casi nei quali rispetto ad una regola generale se ne può individuare una di minore estensione che applica la prima ad una fattispecie determinata, oppure una, di carattere particolare, che alla prima apporta una deroga. Quanto alla funzione delle regole all'interno del commentario di Taleleo, normalmente essa consiste nel mettere in rilievo un elemento della costituzione imperiale al fine di farlo ricordare più facilmente. Meno frequenti, ma per noi più interessanti, sono i casi nei quali Taleleo mediante un "kanòn" conferisce portata più generale ad una costituzione casistica, oppure si serve di una regola tratta da altra fonte per interpretare una legge, o anche per individuare l'elemento specifico di quest'ultima; infine, per mostrare che la costituzione commentata introduce una deroga ad una regola preesistente. In sostanza, Taleleo si serve bensì delle regole per interpretare o coordinare diverse leggi raccolte nel Codice, ma non punta a costruire un sistema; piuttosto, cerca di trasmettere ai suoi studenti un metodo di lavoro.
Thalelaios und die Rechtsregeln
GORIA, Fausto
2014-01-01
Abstract
Lo studio concerne l'uso del termine "kanòn" = "regula" nei frammenti del commentario al Codex Iustinianus da parte di un professore di Berito dei primi anni successivi alla Compilazione giustinianea. L'inventario di tale uso mostra che la denominazione non è riservata a regole tradizionali attestate negli scritti dei giuristi romani, ma indica pure singole frasi di costituzioni imperiali, oppure formulazioni che sulla base di queste ultime redige il giurista stesso. Questi infatti esprime spesso con parole proprie, a volte più precise tecnicamente, il contenuto di una costituzione. Dal punto di vista strutturale, il giurista qualifica alcune regole come "universali" o "generali", intendendo con ciò dire che possono essere applicate a fattispecie differenti; in questa prospettiva mostra però talvolta cautela, per evitare interpretazioni troppo estensive o troppo restrittive; altre volte gli pare necessario prendere atto che la regola va intesa con una serie più o meno ampia di precisazioni o di eccezioni, fino ai casi nei quali rispetto ad una regola generale se ne può individuare una di minore estensione che applica la prima ad una fattispecie determinata, oppure una, di carattere particolare, che alla prima apporta una deroga. Quanto alla funzione delle regole all'interno del commentario di Taleleo, normalmente essa consiste nel mettere in rilievo un elemento della costituzione imperiale al fine di farlo ricordare più facilmente. Meno frequenti, ma per noi più interessanti, sono i casi nei quali Taleleo mediante un "kanòn" conferisce portata più generale ad una costituzione casistica, oppure si serve di una regola tratta da altra fonte per interpretare una legge, o anche per individuare l'elemento specifico di quest'ultima; infine, per mostrare che la costituzione commentata introduce una deroga ad una regola preesistente. In sostanza, Taleleo si serve bensì delle regole per interpretare o coordinare diverse leggi raccolte nel Codice, ma non punta a costruire un sistema; piuttosto, cerca di trasmettere ai suoi studenti un metodo di lavoro.File | Dimensione | Formato | |
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