Il saggio prende le mosse dall’accostamento delle Ricordanze alle Carceri e galere di Sigismondo Castromediano, per verificare la differenza di impostazione fra le seconde e le prime, costruite su un fittissimo reticolo di rimandi letterari e intertestuali. Quasi ogni pagina testimonia quanto l’esperienza della letteratura abbia concesso a Settembrini di raccontare una realtà altrimenti intollerabile, senza che la centralità di tale procedimento gli abbia permesso di dimenticare che, appunto, di un escamotage si tratta. Lo «spillone nella rosa» diviene così immagine-simbolo, per l’autore e per noi, del drammatico scarto fra intenzioni e realizzazioni e, soprattutto, del tentativo di coniugare «vita e letteratura, pensiero e azione». --------------------- Drawing from a comparison of Luigi Settembrini’s Ricordanze and Sigismondo Castromediano’s Carceri e galere, this essay seeks to identify the different directions taken by the writers in these two works, both of which are constructed around a dense network of literary and intertextual references. Almost every page provides evidence of how Settembrini’s literary experience enabled him to describe an otherwise intolerable reality, while at the same time remaining fully aware that such a process is merely an escamotage. The «spillone nella rosa», i.e. the pin in the rose thereby becomes a symbolic image for both the author and the reader of the dramatic gap between intentions and deeds, and above all of the attempt to reconcile ‘life and literature, thought and action’.

"Grande scrittore di grandi sventure": "Una testolina di fiori" fra "virtù e azione".

ALLASIA, Clara
2014-01-01

Abstract

Il saggio prende le mosse dall’accostamento delle Ricordanze alle Carceri e galere di Sigismondo Castromediano, per verificare la differenza di impostazione fra le seconde e le prime, costruite su un fittissimo reticolo di rimandi letterari e intertestuali. Quasi ogni pagina testimonia quanto l’esperienza della letteratura abbia concesso a Settembrini di raccontare una realtà altrimenti intollerabile, senza che la centralità di tale procedimento gli abbia permesso di dimenticare che, appunto, di un escamotage si tratta. Lo «spillone nella rosa» diviene così immagine-simbolo, per l’autore e per noi, del drammatico scarto fra intenzioni e realizzazioni e, soprattutto, del tentativo di coniugare «vita e letteratura, pensiero e azione». --------------------- Drawing from a comparison of Luigi Settembrini’s Ricordanze and Sigismondo Castromediano’s Carceri e galere, this essay seeks to identify the different directions taken by the writers in these two works, both of which are constructed around a dense network of literary and intertextual references. Almost every page provides evidence of how Settembrini’s literary experience enabled him to describe an otherwise intolerable reality, while at the same time remaining fully aware that such a process is merely an escamotage. The «spillone nella rosa», i.e. the pin in the rose thereby becomes a symbolic image for both the author and the reader of the dramatic gap between intentions and deeds, and above all of the attempt to reconcile ‘life and literature, thought and action’.
2014
1
2 (2014)
129
139
Luigi Settembrini; Francesco De Sanctis; Sigismondo Castromediano
Allasia, Clara
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