L’articolo contiene un primo esame del rapporto fra il diritto comparato e gli studi di geografia e, in tale prospettiva, si limita ad introdurre e considerare tre argomenti. Primo, esiste un rapporto fra il diritto e la ricerca geografica? Secondo, è possibile rileggere la storia della sistemologia, ovvero di quella branca del diritto comparato che concerne la classificazione dei sistemi giuridici, alla luce dell’evoluzione del pensiero dei geografi? Terzo ed ultimo, è ancora possibile ed utile realizzare delle rappresentazioni geografiche, anche con la cartografia, dei diritti? Il rapporto tra il diritto e la geografia emerge con particolare chiarezza allorché si consideri un ramo più recente di ricerca nelle scienze geografiche, la geografia del diritto o “Legal Geography”, la quale, da un lato, esamina l’influenza dello spazio sul discorso giuridico e, dall’altro lato, pone in luce come il diritto contribuisca, a sua volta, a definire gli spazi fisici, sociali e percepiti. Lo scritto si sofferma, in particolare, sulla storia delle idee geografiche e sullo sviluppo della sistemologia nel diritto comparato, ponendo in luce l’evoluzione delle classificazioni delle famiglie con l’avanzare della geografia postcoloniale e attuale. Ci si chiede, nella conclusione, se, in un quadro di maggiore complessità e dinamismo delle fonti, sia ancora possibile ed utile “mappare” il diritto, o meglio i diritti nel loro pluralismo, anche con l’ausilio della cartografia.

Diritto comparato e geografia: una prima esplorazione

PONCIBO', Cristina
2014-01-01

Abstract

L’articolo contiene un primo esame del rapporto fra il diritto comparato e gli studi di geografia e, in tale prospettiva, si limita ad introdurre e considerare tre argomenti. Primo, esiste un rapporto fra il diritto e la ricerca geografica? Secondo, è possibile rileggere la storia della sistemologia, ovvero di quella branca del diritto comparato che concerne la classificazione dei sistemi giuridici, alla luce dell’evoluzione del pensiero dei geografi? Terzo ed ultimo, è ancora possibile ed utile realizzare delle rappresentazioni geografiche, anche con la cartografia, dei diritti? Il rapporto tra il diritto e la geografia emerge con particolare chiarezza allorché si consideri un ramo più recente di ricerca nelle scienze geografiche, la geografia del diritto o “Legal Geography”, la quale, da un lato, esamina l’influenza dello spazio sul discorso giuridico e, dall’altro lato, pone in luce come il diritto contribuisca, a sua volta, a definire gli spazi fisici, sociali e percepiti. Lo scritto si sofferma, in particolare, sulla storia delle idee geografiche e sullo sviluppo della sistemologia nel diritto comparato, ponendo in luce l’evoluzione delle classificazioni delle famiglie con l’avanzare della geografia postcoloniale e attuale. Ci si chiede, nella conclusione, se, in un quadro di maggiore complessità e dinamismo delle fonti, sia ancora possibile ed utile “mappare” il diritto, o meglio i diritti nel loro pluralismo, anche con l’ausilio della cartografia.
2014
2
187
218
http://www.jovene.it
PONCIBO' C.
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